Case delocalizzate, partono le demolizioni

Sono le case intorno a Malpensa, inabitabili a causa del rumore: in questi giorni sono stati "tagliati" i collegamenti alla rete gas e acqua in una cinquantina di edifici

Dopo anni di attesa e infiniti dibattiti, questa volta sembra arrivato davvero il momento: si apre la fase delle demolizioni delle "case delocalizzate", gli edifici divenuti inabitabili a causa dei livelli di rumore degli aerei di Malpensa (delocalizzati, in realtà, sarebbero gli abitanti: le case sono rimaste al loro posto).

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Case delocalizzate a Malpensa, pronti per la demolizione 4 di 8

Decine di edifici tra Ferno, Lonate Pozzolo e Somma Lombardo: villette e palazzine, che sorgono ai margini dei paesi o che costituiscono veri e propri quartieri fantasma, come la frazione sommese di Case Nuove ma anche il Moncucco a Lonate.
L’appalto per le demolizioni è diviso in due lotti, uno Nord e uno Sud. «L’impresa coinvolta nel lotto che ci riguarda ha già avuto consegnati i lavori» spiega il sindaco di Lonate Danilo Rivolta, che prevede per lunedì l’avvio dei cantieri di demolizione (almeno formalmente). «Si parte da quegli edifici che sono privi di materiali pericolosi da smaltire a parte, ad esempio l’amianto». In particolare si parte dalla zona di via Santa Savina, mentre più in generale saranno progressivamente interessate la zona del Moncucco a Lonate e quella omonima di Ferno.  «Intorno all’ultima settimana di gennaio si parte anche qua» aggiunge Mauro Cerutti, sindaco di Ferno. «Parliamo del Montecucco, via De Gasperi, la parte Ovest del paese». Il sindaco di Lonate Rivolta dice che a ridosso della metà di febbraio si prevede anche una riunione con la Regione e con il presidente Roberto Maroni, che (anche per ovvi motivi politici) si svolgerebbe nella zona e sancirebbe il via ufficiale all’operazione.

Nel frattempo sono partite alcune operazioni preparatorie: in questi giorni sono comparse le indicazioni spray e gli operai della rete gas (nella foto) hanno provveduto a "tagliare" definitivamente i collegamenti tra gli edifici da abbattere (una cinquantina, in questa zona) e la rete del metano. Sono stati anche posati alcuni new jersey in cemento per delimitare le aree interessate. Le risorse stanziate dalla Regione sono sufficienti per l’abbattimento del 54% degli edifici (riferito a Lonate Pozzolo).
La data per completare le demolizioni è fissata al 20 di aprile, a ridosso dell’apertura di Expo.

In questi giorni, in alcune aree delocalizzate si stanno svolgendo alcune esercitazioni di corpi militari: erano già state fatte negli ultimi mesi, sono state intensificate proprio in quest’ultimo periodo (clicca qui per l’articolo specifico).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Gennaio 2015
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