Il primo ghetto della storia al Teatro della Corte

"Venezia 1516. Affittasi monolocale in zona ghetto” è uno spettacolo comico inserito nella rassegna “ridere pensando” che il 24 gennaio farà tappa al teatro di via Ticino.

Continua la Rassegna Teatrale "Ridere pensando", organizzata dal Teatro della Corte di via Ticino 10 a Castellanza in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Castellanza. In occasione della giornata della memoria 2015, sabato 24 Gennaio alle ore 21.00, Eugenio de’ Giorgi propone "Venezia 1516. Affittasi monolocale in zona ghetto", di cui è anche autore, per la regia di Massimo Navone e le scene di Emanuele Luzzati e Roberto Rebaudengo.

Lo spettacolo, con il quale De’ Giorgi gira dal 2006 tra Italia, Inghilterra e Francia, ripercorre, in modo divertente e provocatorio, la situazione degli ebrei a Venezia a partire dal Cinquecento. Pochi sanno che la parola ghetto deriva proprio dalla repubblica Serenissima. Si trattava, infatti, di un appezzamento di terra situato accanto alle fonderie – dal ‘geto’ della fusione, deriva la parola ‘ghetto’- dove dal 29 marzo 1516 vennero confinati gli ebrei veneziani.
Dopo la fuga dalla Spagna a causa della Santa Inquisizione pochi anni prima e dopo la durezza di una legge che vietava a qualunque ebreo di prendere casa a Venezia, gli ebrei veneziani si ritrovarono a vivere in questo luogo ristretto, popolato, come tutte le società, da personaggi straordinari e da cialtroni, da pensatori e da opportunisti, da scienziati e da ciarlatani, che condividevano una curiosa quotidianità fatta di episodi disperati, tragicomici, divertenti o ironici.

In poco più di un’ora di spettacolo si percorrono tre secoli di storia, dal 1480 al 1790 circa, passando in rassegna dogi, re e imperatori, tutti impersonati da De’ Giorgi, il quale, solo sulla scena, interpreta ebrei, frati, pontefici, consiglieri, marrani, rabbini, falsi o veri profeti, ma anche spagnoli, tedeschi e francesi. Nell’alternarsi di personaggi semplici e divertenti e di situazioni grottesche, si ride e molto, poiché lo spettacolo di De’ Giorgi riesce a raccontare i temi, così seri e drammatici della segregazione e della persecuzione degli ebrei, alla maniera dei comici dell’arte, con l’uso del grammelot e senza dimenticare i toni e i colori dello humour yiddish.

Possono partecipare agli spettacoli i soli soci dell’Associazione Teatro della Corte al 10 (costo della tessera associativa annuale 2 €). Il costo di ogni spettacolo è di 8 €; i minori di 18 anni, i maggiori di 60 e i gruppi di quattro persone possono usufruire della riduzione a 7 €. Per partecipare agli spettacoli è necessario prenotare al numero 342.9887660.

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Pubblicato il 20 Gennaio 2015
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