La lente sulle scuole dell’infanzia e la preoccupazione per il nido

L'assessore ai servizi educativi Mara Gorini spiega che si sta concludendo il processo di ricognizione su tutti i servizi di infanzia: "informazioni premature, stiamo lavorando con le opposizioni e i genitori"

Si avvierà a chiusura nella seconda metà di gennaio il processo di ricognizione su tutti i servizi di infanzia nella fascia 0 – 6 anni avviato dal Comune sul territorio di Sumirago. È prematuro dire quale sarà l’esito e che riorganizzazione complessiva ne potrebbe scaturire ma, come sempre accade quando si parla di scuola e infanzia, le preoccupazioni sono diffuse e molte sono state condivise anche con il nostro giornale in particolare per quanto riguarda l’asilo nido “Liliana Bertolina”.
La ricognizione sull’intero servizio offerto sul territorio comunale, parliamo di 5 scuole per l’infanzia tra statali e paritarie, è ricominciata dopo la pausa natalizia e si discuterà dell’esito nelle prossime settimane. «È prematuro dare qualsiasi informazione in un senso o nell’altro – spiega l’assessore ai servizi educativi Mara Gorini -, la nostra attività di ricognizione ha riscontrato varie carenze strutturali e numerose cose da definire più attentamente. Stiamo aspettando gli ultimi pareri per poi decidere cosa fare in un processo che comunque ha coinvolto e coinvolgerà le opposizioni e i cittadini».
Tra le preoccupazioni sollevate sull’asilo nido “Bertolina” si fa riferimento alla prosecuzione dell’attuale gestione, a carico attualmente della cooperativa Educational Team che sembra essere molto apprezzata dagli utenti, e alla destinazione della struttura di via Carducci. «Per quanto riguarda la continuazione dell’attuale gestione stiamo aspettando un parere tecnico prima di procedere a qualsiasi decisione – spiega Gorini -. il nostro ufficio legale si sta occupando della vicenda in relazione al fatto che le direttive europee e la normativa ci dicono che non è possibile un rinnovo diretto e discrezionale da parte del Comune, per questo siamo molto prudenti. Nel caso, comunque, la cooperativa attuale avrà la possibilità di concorrere alla gestione».
L’altra preoccupazione sollevata riguarda invece la gestione degli spazi dell’edificio di via Carducci e la possibilità di vedervi allocate alcune classi di altri istituti preoccupa i genitori. «Ripeto che è prematura qualsiasi informazione in un senso o nell’altro – spiega Gorini -. Ovviamente, l’asilo non sarà chiuso e non ci saranno carenze sui servizi all’infanzia. Stiamo cercando però di capire come risolvere i deficit strutturali che abbiamo constatato fra tutte le scuole. Restando all’interno della volontà indicata dalla famiglia che ha donato la struttura al comune, uno degli scenari potrebbe essere proprio quella di mantenervi il nido e contemporaneamente allocarvi sezioni di altre scuole. Ma definiremo meglio nei prossimi giorni in tempo per il periodo di iscrizioni».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Gennaio 2015
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