Anche i 5 stelle prendono posizione sull’Oasi del Rifugiato
Anche il movimento 5 stelle di Samarate prende posizione nel dibattito nato dalla lettera aperta del presidente del Consiglio Comunale, Stefano Cecchin. Ecco dunque la missiva inviata dagli aderenti al movimento.
Anche il movimento 5 stelle di Samarate prende posizione nel dibattito nato dalla lettera aperta del presidente del Consiglio Comunale, Stefano Cecchin. Ecco dunque la missiva inviata dagli aderenti al movimento.
Gentile D.ssa Nisa Kongkae,
Fino a qualche tempo fa era uso iniziare questo tipo di comunicato con una frase che per troppo tempo è stata utilizzata a sproposito, qualcuno ci ha marciato sopra per giustificare un tipo di atteggiamento nei confronti di situazioni poco piacevoli se non sconvenienti.
La frase in oggetto era “premetto che non sono razzista.”
Nel caso in questione non utilizzeremo questa frase, consapevoli delle nostre convinzioni e dell’attività a favore dei più sfortunati che da anni alcuni di noi portano avanti attraverso associazioni umanitarie legalmente ed internazionalmente riconosciute.
Le diremo invece che siamo persone intelligenti, se ci vuole credere, per questo non abbiamo nessuna intenzione di giustificarci con nessuno per le nostre convinzioni o per il nostro spirito umanitario, non ne abbiamo bisogno e non ne vediamo il motivo.
La situazione che lei definisce “volutamente ingarbugliata” ha due aspetti fondamentali: uno politico ed uno amministrativo e siccome lei dice di non occuparsi di politica, vediamo l’aspetto esclusivamente amministrativo/gestionale della questione.
Facendo una semplice visura camerale presso l’agenzia delle entrate, si evince che il legale rappresentante della Onlus non è lei, bensì XXXXXXXXXXXX (gli attivisti hanno deciso di non diffondere il nome, ndr), nato in uno stato al di là del Mediterraneo e presente nell’amministrazione di altre numerose cooperative e/o onlus.
L’assegnazione degli alloggi per i rifugiati e la gestione degli stessi è stata veramente confusa e questo fatto da fastidio ai cittadini samaratesi, visto che questi soldi escono anche dalle casse comunali; nel caso voglia puntualizzare che pervengono invece da altre fonti, sappia che quelle fonti sono sempre e comunque a carico del cittadino italiano, quindi anche samaratese.
Non è stato il razzismo che ci ha spinti a far luce sulla situazione, ma la drammatica, tragica, vergognosa, allucinante circostanza venutasi a creare nella capitale, dove non solo la politica copriva le attività illecite di questi banditi ben conosciuti, ma foraggiava con il denaro pubblico queste onlus nate per scopi umanitari rivolti a profughi, rom, senzatetto, ecc…; per questo ci scuserà se siamo scettici, ma il tempo passato in Italia ci ha costretti ad essere sospettosi.
La gestione di queste povere persone arrivate nella nostra città, da parte delle autorità competenti è stata fin troppo leggera e superficiale, proprio come il comune di Roma ha gestito la SUA emergenza profughi.
Come già abbiamo avuto modo di dire in passato in relazione alle esternazioni di Massimo Carminati, ex componente dei Nar ed oggi delinquente comune, "Tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno", vorremmo sapere, noi cittadini e contribuenti italiani, come vengono gestiti i fondi per i centri di accoglienza, come spendono questi soldi le cooperative come la “Oasi”, chi autorizza l’insediamento nei comuni di queste persone, ecc…
Queste persone di cui parla, uomini e donne pieni di speranza, hanno abbandonato territori di carestia, di guerra, di fame, conseguenze ataviche di gestioni criminali di una classe politica così malata di potere e di denaro da calpestare ogni diritto umano in modi abominevoli che di umano non hanno più niente; questo per dire che sicuramente non hanno lasciato una meravigliosa situazione per peggiorare la loro condizione umana, sociale, morale, … anzi.
Ci sono oggi purtroppo condizioni politiche ed economiche che non permettono a questi popoli nemmeno di pensare di ribellarsi a questo potere e di questo ne siamo convinti; per questo l’Italia come altri paesi nel mondo dovrebbero prendere una posizione intransigente nei confronti di questi paesi ma non è possibile a causa del denaro, tanto denaro, derivante dallo sfruttamento incontrollato di ogni risorsa del paese.
Noi abbiamo molti pregiudizi ma solo nei confronti della politica così com’è stata intesa e vissuta fino ad oggi, perché ha dimostrato nel tempo la sua inadeguatezza alla risoluzione dei nostri problemi, nazionali e spesso locali.
La sua risposta al presidente del nostro consiglio comunale, Dr. Cecchin, non è una risposta ma l’ennesimo tentativo di giustificare una gestione sconclusionata del denaro pubblico in virtù del fatto che questo debba servire a scopi umanitari; come le abbiamo detto, alcuni di noi svolgono attività di volontariato e sostegno economico per alcune associazioni e sappiamo esattamente dove vanno a finire i nostri soldi, ogni euro, ogni centesimo.
Avrà notato che, soprattutto in questi ultimi mesi, a volte il bene ed il male non sono esattamente quello che possono apparire: attività che apparentemente nascono a sostegno del prossimo in realtà nascondono interessi economici anche a sostegno della malavita organizzata ed invece azioni che i media in particolare, spinti dalla politica, ci traducono come “attività sovversive allo scopo di destabilizzare il precario equilibrio sociale”, sono in realtà le uniche che nascono per rispondere concretamente all’esigenza di ripristinare l’onestà e la trasparenza nel nostro paese.
Siccome questa situazione esiste nel nostro paese, il modo migliore per non avere sospetti o preconcetti è quello di svolgere dette attività alla luce del sole, motivando attraverso tracciabilità e trasparenza amministrativa, l’uso delle risorse comuni, frutto del lavoro di noi italiani che, in chiave nazionale, tutto siamo fuorchè razzisti.
Per chiudere questa lettera, le diremo quali sono le 3 condizioni che il cittadino samaratese ha percepito come mancanti nella gestione di questa situazione, forse perchè mancano sempre nella gestione di ogni frangente politico nel nostro paese: Chiarezza, Trasparenza, Correttezza.
Fino a qualche tempo fa era uso iniziare questo tipo di comunicato con una frase che per troppo tempo è stata utilizzata a sproposito, qualcuno ci ha marciato sopra per giustificare un tipo di atteggiamento nei confronti di situazioni poco piacevoli se non sconvenienti.
La frase in oggetto era “premetto che non sono razzista.”
Nel caso in questione non utilizzeremo questa frase, consapevoli delle nostre convinzioni e dell’attività a favore dei più sfortunati che da anni alcuni di noi portano avanti attraverso associazioni umanitarie legalmente ed internazionalmente riconosciute.
Le diremo invece che siamo persone intelligenti, se ci vuole credere, per questo non abbiamo nessuna intenzione di giustificarci con nessuno per le nostre convinzioni o per il nostro spirito umanitario, non ne abbiamo bisogno e non ne vediamo il motivo.
La situazione che lei definisce “volutamente ingarbugliata” ha due aspetti fondamentali: uno politico ed uno amministrativo e siccome lei dice di non occuparsi di politica, vediamo l’aspetto esclusivamente amministrativo/gestionale della questione.
Facendo una semplice visura camerale presso l’agenzia delle entrate, si evince che il legale rappresentante della Onlus non è lei, bensì XXXXXXXXXXXX (gli attivisti hanno deciso di non diffondere il nome, ndr), nato in uno stato al di là del Mediterraneo e presente nell’amministrazione di altre numerose cooperative e/o onlus.
L’assegnazione degli alloggi per i rifugiati e la gestione degli stessi è stata veramente confusa e questo fatto da fastidio ai cittadini samaratesi, visto che questi soldi escono anche dalle casse comunali; nel caso voglia puntualizzare che pervengono invece da altre fonti, sappia che quelle fonti sono sempre e comunque a carico del cittadino italiano, quindi anche samaratese.
Non è stato il razzismo che ci ha spinti a far luce sulla situazione, ma la drammatica, tragica, vergognosa, allucinante circostanza venutasi a creare nella capitale, dove non solo la politica copriva le attività illecite di questi banditi ben conosciuti, ma foraggiava con il denaro pubblico queste onlus nate per scopi umanitari rivolti a profughi, rom, senzatetto, ecc…; per questo ci scuserà se siamo scettici, ma il tempo passato in Italia ci ha costretti ad essere sospettosi.
La gestione di queste povere persone arrivate nella nostra città, da parte delle autorità competenti è stata fin troppo leggera e superficiale, proprio come il comune di Roma ha gestito la SUA emergenza profughi.
Come già abbiamo avuto modo di dire in passato in relazione alle esternazioni di Massimo Carminati, ex componente dei Nar ed oggi delinquente comune, "Tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno", vorremmo sapere, noi cittadini e contribuenti italiani, come vengono gestiti i fondi per i centri di accoglienza, come spendono questi soldi le cooperative come la “Oasi”, chi autorizza l’insediamento nei comuni di queste persone, ecc…
Queste persone di cui parla, uomini e donne pieni di speranza, hanno abbandonato territori di carestia, di guerra, di fame, conseguenze ataviche di gestioni criminali di una classe politica così malata di potere e di denaro da calpestare ogni diritto umano in modi abominevoli che di umano non hanno più niente; questo per dire che sicuramente non hanno lasciato una meravigliosa situazione per peggiorare la loro condizione umana, sociale, morale, … anzi.
Ci sono oggi purtroppo condizioni politiche ed economiche che non permettono a questi popoli nemmeno di pensare di ribellarsi a questo potere e di questo ne siamo convinti; per questo l’Italia come altri paesi nel mondo dovrebbero prendere una posizione intransigente nei confronti di questi paesi ma non è possibile a causa del denaro, tanto denaro, derivante dallo sfruttamento incontrollato di ogni risorsa del paese.
Noi abbiamo molti pregiudizi ma solo nei confronti della politica così com’è stata intesa e vissuta fino ad oggi, perché ha dimostrato nel tempo la sua inadeguatezza alla risoluzione dei nostri problemi, nazionali e spesso locali.
La sua risposta al presidente del nostro consiglio comunale, Dr. Cecchin, non è una risposta ma l’ennesimo tentativo di giustificare una gestione sconclusionata del denaro pubblico in virtù del fatto che questo debba servire a scopi umanitari; come le abbiamo detto, alcuni di noi svolgono attività di volontariato e sostegno economico per alcune associazioni e sappiamo esattamente dove vanno a finire i nostri soldi, ogni euro, ogni centesimo.
Avrà notato che, soprattutto in questi ultimi mesi, a volte il bene ed il male non sono esattamente quello che possono apparire: attività che apparentemente nascono a sostegno del prossimo in realtà nascondono interessi economici anche a sostegno della malavita organizzata ed invece azioni che i media in particolare, spinti dalla politica, ci traducono come “attività sovversive allo scopo di destabilizzare il precario equilibrio sociale”, sono in realtà le uniche che nascono per rispondere concretamente all’esigenza di ripristinare l’onestà e la trasparenza nel nostro paese.
Siccome questa situazione esiste nel nostro paese, il modo migliore per non avere sospetti o preconcetti è quello di svolgere dette attività alla luce del sole, motivando attraverso tracciabilità e trasparenza amministrativa, l’uso delle risorse comuni, frutto del lavoro di noi italiani che, in chiave nazionale, tutto siamo fuorchè razzisti.
Per chiudere questa lettera, le diremo quali sono le 3 condizioni che il cittadino samaratese ha percepito come mancanti nella gestione di questa situazione, forse perchè mancano sempre nella gestione di ogni frangente politico nel nostro paese: Chiarezza, Trasparenza, Correttezza.
Attivisti 5 Stelle, gruppo di Samarate
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