Pronta al debutto Zephyrus, la prima auto a pedali d’Italia

Sviluppata da Marco Ruga e Gionata Scrofani, sarà presentata domenica nella zona industriale di Sciarè, con possibilità di provarla: è completamente chiusa, è ammortizzata e con luci per muoversi in sicurezza

Zephyrus veloce come il vento, sulle strade urbane, con qualunque tempo: è la prima "velomobile" completamente italiana, prima automobile a pedali (quasi) pronta per la produzione. L’hanno ideata e perfezionata Gionata Scrofani e Marco Ruga, che hanno come base Gallarate e che nella città dei due galli presenteranno – con un evento aperto a tutti – il loro veicolo.

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Zephyrus, l’auto a pedali 4 di 7

«Siamo due appassionati di mezzi alternativi, abbiamo già costruito per esempio delle bici a tre ruote» spiega Gionata Scrofani, che di lavoro costruisce protesi in carbonio con la Orthotechnica di viale Lombardia, ma che ha anche lavorato in Svizzera nel settore aeronautico. L’altro socio della scommessa-velomobile è invece Marco Ruga, ingegnere meccanico di Borgomanero, grande appassionato di mobilita sostenibile. «Matteo De Chirico, che abita in Val di Susa, si è invece occupato della parte grafica». Secondo i creatori, "Zephyrus" ha il suo punto di forza nel fatto di essere studiato con grande accuratezza anche nella parte aerodinamica ed estetica, «più curato rispetto a quelli già esistenti in altri Paesi d’Europa».

Quello della "automobile" a pedali – o della bici con cabina chiusa, se preferite – è un sogno che esiste da tempo e che accumula nel tempo esperienze e progetti, frutto della passione di sperimentatori di ogni genere (molti, a livello sportivo). La Zephyrus ha tre ruote, un telaio in alluminio e acciaio, una scocca in carbonio completamente chiusa (4 pezzi, compreso il cupolotto sopra il guidatore), che protegge dal freddo e dalle intemperie; ha un’impianto di illuminazione interna ed esterna, con luci di posizione a led, indicatori di direzione e faro d’illuminazione frontale; ha un bagagliaio posteriore che consente di portare sacchetti, borse o altro che possa servire nell’uso di tutti i giorni. «È ideale negli spostamenti urbani, diciamo fino a 5km» spiega ancora Scrofani. Pesa 31 kg, ma con componentistica più avanzata si può togliere fino a 4 kg. Si guida con una specie di doppia cloche areonautica, su cui ci sono anche i comandi delle luci, le leve dei freni, i comandi del cambio a 24 velocità: «una persona normale supera facilmente i 30 km/h, un pedalatore allenato può arrivare a 60».

Il progetto (che si chiama Cycle Dream, qui il sito, qui la pagina facebook) è ormai avviato e i due soci puntano ad arrivare ad una vera produzione in serie: «Il prototipo del 2013 ha circolato per un annetto, questo è la prima unità con la scocca realizzata da stampo definitivo».  La progettazione è stata sviluppata anche con una sorta di open source: «l’abbiamo messo a disposizione subito su bicireclinateitalia.it, dalle discussioni nate lì vengono diversi particolari modificati nel tempo per migliorare il veicolo».

Il video della prima uscita di Zephyrus (l’articolo continua dopo il video):

Dopo i primi due prototipi, Scrofani e Ruga (che hanno investito 20mila euro fino ad oggi) vogliono passare ad una preserie di 5 unità, per poi passare alla commercializzazione vera e propria: il prezzo indicativo dello Zephyrus, nella produzione di preserie e di 3900 euro. Domenica 11 gennaio ci sarà una presentazione ufficiale, con possibilità di guidare il veicolo: si svolgerà dale 11 alle 16  sulle strade della Zona Industriale di Gallarate (via Unione Europea), con ritrovo all’altezza della sede Ascom.

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Pubblicato il 08 Gennaio 2015
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