All’università per seguire “un corso avanzato di frontalierato”

L’iniziativa del Dipartimento di Economia - gratuita e aperta a studenti, professionisti e a tutti gli interessati - vede come relatori autorevoli studiosi provenienti da Università italiane e straniere

E’ rivolto non solo agli studenti di economia, ma a tutti gli interessati ad approfondire un argomento attualmente così delicato, il corso dell’Università dell’Insubria che affonta il tema della circolazione dei lavoratori tra Italia e Svizzera.

A organizzarlo è il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi dell’Insubria che ha attivato un Modulo europeo Jean Monnet sulla “Circolazione dei lavoratori nella Regio Insubrica”destinato non solo agli studenti (per loro ci sono 40 ore di lezione) ma anche a professionisti – tra cui commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro – e anche "semplici" interessati: da piccoli imprenditori o lavoratori frontalieri che ne vogliono sapere di più, in un ambito in grado di farlo in maniera più approfondita.

L’iniziativa pubblica prevede un ciclo di otto incontri e di 20 ore di lezione complessiva, in programma nei mesi di marzo e aprile a Varese, tenuta da docenti dell’Università Statale di Milano, dell’Università della Svizzera Italiana e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore specializzati nell’argomento, che esamineranno i principali aspetti giuridici ed economici che incidono sulla mobilità dei lavoratori nella regio insubrica.

In particolare, si tratteggerà il quadro storico e normativo delle relazioni tra Svizzera e UE con particolare riguardo all’accordo sulla libera circolazione delle persone, si affronterà la disciplina tributaria e fiscale del lavoro transfrontaliero, i rapporti tra Unione europea e Svizzera in materia di antitrust; la cooperazione amministrativa tra la Svizzera e le autorità europee di vigilanza finanziaria, il confronto tra l’Unione economica e monetaria e la Svizzera alla luce della crisi economica in atto, l’impatto dell’Accordo sulla fiscalità del risparmio tra UE e Svizzera e della Convenzione multilaterale sul Common Reporting Standard dell’OCSE sul segreto bancario. I punti cardine, cioè, delel relazioni economiche con la vicina Confederazione.

«Il tema, oltre ad essere stato ritenuto meritevole di finanziamento da parte dell’Unione Europea nell’ambito del programma Jean Monnet, cosa che ci ha inorgogliti perchè la valutazione dei progetti e molto stretta e di dimensioni internazionali – ha sottolineato Vincenzo Salvatore (terzo da sinistra nella foto), coordinatore dell’iniziativa e ordinario di Diritto Internazionale e titolare dei corsi Diritto dell’Unione Europea e International trade law del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi dell’Insubria – Ha destato notevole interesse da parte degli ordini professionali e delle associazioni di categoria, in occasione della presentazione dell’offerta didattica alle parti sociali: questo ci ha spinto a riflettere anche al futuro del corso, che ha respiro triennale e a chiedere l’accreditamento ai per la formazione dell’Ordine degli Avvocati di Varese e l’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Varese, accreditamento che è in corso».

«Collocare ll tema della circolazione dei lavoratori nell’Unione europea vuol dire portare il dibattito nel territorio più adatto e ricettivo per l’argomento, in cui l’Università dell’Insubria si colloca, da cui gli studenti provengono e nel quale i laureati si confronteranno con il mondo del lavoro – ha spiegato Cecilia Sanna (seconda da sinistra nella foto), ricercatrice confermata in Diritto dell’Unione Europea dell’Università Statale di Milano e coordinatrice dell’iniziativa insieme a Salvatore – L’apertura anche agli studenti di tutti i corsi di laurea dell’Università dell’Insubria, ai professionisti e al grande pubblico vuole promuovere l’integrazione tra formazione accademica e l’esperienza pratica, nei momenti di dibattito e discussione fra i differenti fruitori delle attività: un dibattito che cqui è particolarmente sentito e proficuo» .

La partecipazione agli eventi è gratuita ed è possibile seguire l’intero modulo o anche i singoli seminari che si terranno nella sede di via Monte Generoso 71, Sala del Consiglio.
Per l’iscrizione è necessario scrivere a Cecilia Sanna, cecilia.sanna@unimi.it entro il 5 marzo per l’intero modulo e per i singoli incontri entro il giorno precedente il seminario.
Al termine del corso, a coloro che abbiano frequentato almeno 16 ore, sarà rilasciato un attestato di partecipazione, oltre naturalmente al riconoscimento dei crediti nel numero fissato per ciascun ordine.

Il calendario completo degli incontri:

Le relazioni tra Svizzera e UE: il quadro storico e normativo. L’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC) genesi e contenuto; in particolare, l’ingresso e il soggiorno, l’esercizio di un’attività lavorativa in regime di prestazioni di servizi e secondo il diritto di stabilimento. Soggiorno senza attività lucrativa.
Prof.ssa Cecilia Sanna (Università degli Studi di Milano)
Venerdì 6 marzo 2015 dalle 12.00 alle 14.00

La disciplina dell’ALC in tema di ricongiungimento familiare, il riconoscimento dei diplomi, la formazione e il coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale. Le sentenze della Corte di giustizia sull’ALC.
Prof.ssa Cecilia Sanna (Università degli Studi di Milano)
Venerdì 13 marzo 2015 dalle 12.00 alle 14.00

Le fonti del diritto svizzero e le norme UE : l’applicazione dell’ALC da parte del Tribunale Federale.
Prof.ssa Federica De Rossa (Università della Svizzera Italiana), Giudice al Tribunale Federale
Venerdì 20 marzo 2015 dalle 12.00 alle 15.00

La disciplina tributaria del lavoro transfrontaliero e gli effetti dell’ALC.
Prof. Paolo Arginelli (Università Cattolica del Sacro Cuore, IBFD-Amsterdam)
Venerdì 27 marzo 2015 dalle 12.00 alle 15.00

I rapporti tra Unione europea e Svizzera in materia di antitrust.
Dott.ssa Mariagrazia Buonanno, dott. Luca Calzolari (Università degli Studi di Milano)
Venerdì 10 aprile 2015 dalle 12.00 alle 15.00

La cooperazione amministrativa tra la Svizzera e le autorità europee di vigilanza finanziaria
Dott. Jacopo Alberti (Università degli Studi di Milano)
Venerdì 17 aprile 2015 dalle 12.00 alle 14.00

L’Unione economica e monetaria e la Svizzera: due modelli a confronto alla luce della crisi economica in atto.
Prof. Giulio Peroni (Università degli Studi di Milano)
Venerdì 24 aprile 2015 dalle 12.00 alle 15.00

L’impatto dell’Accordo sulla fiscalità del risparmio tra UE e Svizzera e della Convenzione multilaterale sul Common Reporting Standard dell’OCSE sul segreto bancario.
Dott.ssa Chiara Giussani (Università degli Studi di Milano)
Giovedì 30 aprile 2015 dalle 12.00 alle 14.00. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Febbraio 2015
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