Cercava soldi nelle lettere, denunciato postino col vizio del gioco
L'uomo, un 56enne di Villa Cortese, è stato colto in flagrante mentre nascondeva la posta nella sua auto dopo un'attenta indagine degli agenti del commissariato. I furti di corrispondenza andavano avanti da molti mesi
Il vizio del gioco gli ha rovinato la vita e ora si ritrova con una denuncia per furto, sotrazione e distruzione di corrispondenza. S.S. di Villa Cortese, postino di Legnano da 25 anni, è stato pizzicato in flagranza di reato dagli uomini del commissariato di Polizia di Legnano mentre si accingeva a distruggere migliaia di lettere e raccomandate destinate ai cittadini legnanesi e ad aprirne altrettante nella disperata ricerca di soldi per assecondare una vera e propria malattia alla quale non riusciva a porre un freno.
L’indagine, condotta dagli uomini del dirigente Francesco Anelli, è partita a maggio del 2014 dopo diversi esposti sia da parte del centro di smistamento della corrispondenza di Poste Italiane sia da parte di alcuni cittadini che non ricevevano la posta. Gli investigatori sono partiti da zero in quanto, inizialmente, gli ammanchi di posta erano nell’ordine di qualche decina di lettere a settimana ma col pasare del tempo sono diventate centinaia e poi migliaia. Grazie alla collaborazione dell’ufficio tutela legale di Poste Italiane, che aveva sporto una denuncia per l’ammanco di 565 raccomandate e due pacchi di posta prioritaria, a novembre i poliziotti sono riusciti a restringere il campo d’azione individuando i dipendenti con maggiori problematiche e, grazie ad una serie di pedinamenti, controlli e fotografie sono riusciti a stringere il cerchio attorno all’autore dei furti di corrispondenza. A tradirlo, infatti, è stato il suo stile di vita che lo portava a passare ore e ore, anche in orario di lavoro, davanti ai videopoker nel tentativo di raggiungere l’agognata vincita. Nei giorni scorsi è scattata l’operazione Post-man nei confronti del 56enne nella cui auto sono state trovate migliaia di buste aperte e decine e decine di lettere ancora da aprire.
L’obiettivo dell’uomo era quello di trovare, in mezzo a tutta quella corrispondenza, denaro utile a sfamare il suo vorace appetito di giocatore. E’ ancora un’usanza diffusa, soprattutto tra le persone più anziane, inviare denaro ai parenti in occasioni speciali quali feste natalizie, lauree, compleanni. L’ispettore Riccardo Concas, che ha lavorato alacremente all’indagine, racconta di alcune storie emerse da questa corrispondenza violata: «In un caso abbiamo trovato l’ultima lettera, inviata prima di morire da un nonno ai suoi nipoti, mai giunta a destinazione». Impossibile quantificare quanto denaro sia stato rubato in questi mesi e da quanto tempo, in realtà, andasse avanti la sottrazione di posta anche perchè inizialmente il postino faceva sparire poche lettere alla volta. Le ultime corrispondenze, non ancora violate dal dipendente infedele, sono state consegnate ai destinatari direttamente dagli agenti del commissariato.
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