Il Varese torna senza bomber dalla fiera del calciomercato

Biancorossi più forti in difesa e a centrocampo, ma l'atteso centravanti non arriva nonostante le cessioni di Petkovic e Lupoli e l'appendicite di Miracoli. Mosse intelligenti in casa Pro Patria: Pisani la ciliegina

Ventiquattr’ore con il cuore in gola, ma senza la notizia che tutti si aspettavano. Il Varese ha concluso la sessione invernale di calciomercato ma non ha chiuso con il centravanti, l’uomo dei gol-salvezza che doveva arrivare sia secondo la logica sia secondo la piazza (il 79% dei nostri lettori interpellati con un sondaggio lo indicava come la priorità assoluta).

(Lupoli è andato al Frosinone in via definitiva)


Una necessità resa ancora più impellente dalle circostanze: la società biancorossa ha rilasciato come previsto da tempo Petkovic e ceduto Lupoli (6 reti sino a qui) al Frosinone ma ora dovrà fare i conti anche con l’assenza di Miracoli, operato di appendicite domenica a Genova. Motivo in più per ingaggiare un bomber che potesse garantire qualche gol, o in via diretta (Sforzini prima, Sansovini poi i nomi caldi) o che per lo meno potesse creare gli spazi per Neto e compagni (Ferrari, prima punta di peso inseguito sino alla fine). Invece, alle 23 in punto, le uniche notizie arrivate da casa Varese sono state quelle del ritorno di Osuji e della cessione al Livorno di Rivas: il petardone per l’attacco è rimasto inesploso.
Peccato, e a prima vista questa è una lacuna che rischia di lasciare incompleta una squadra che per il resto pare sistemata a dovere. Nell’ordine, Imborgia e D’Aniello (il presidente Laurenza, inibito, non ha potuto partecipare alle trattative dell’AtaHotel) avevano infatti iniziato l’ultima giornata con l’arrivo di Marco Rossi a puntellare la difesa – trattativa chiusa domenica sera – e si erano portati avanti nel pomeriggio con la sorpresa del terzino franco-marocchino Yassine Jebbour (nella foto la firma del contratto) prelevato dal Montpellier e con l’arrivo già annunciato del giovane trequartista/seconda punta Alessandro Capello dal Cagliari.

(Willy Osuji, un gradito ritorno a centrocampo)

E proprio a causa delle trattative con la società sarda il Varese ha dovuto ridurre il proprio raggio di manovra per l’attaccante: è infatti saltato l’accordo dato per certo (al solito, le sicurezze non esistono nel calciomercato, e bisognerebbe sempre andarci cauti…) per la cessione a giugno di Fiamozzi che avrebbe dato liquidità agli uomini mercato biancorossi. Forse se ne parlerà più avanti, ma intanto di denaro da spendere subito non ne è arrivato se non dal risparmio sullo stipendio di Lupoli, congedatosi con la rete pesante di sabato al Lanciano. Da metà pomeriggio comunque, il Varese ha lavorato per una prima punta ma a furia di vedere scorrere il tempo senza notizie, i timori di un mancato arrivo si sono moltiplicati sino a confermarsi. E l’arrivo dell’ala ispano-uruguaiana Ignacio Lores Varela dal Vicenza, che pure ha un senso (può davvero dare quella freschezza mancata a Rivas), non ha risolto il problema dei pochi gol messi a segno dalle punte. Così l’ultimo nome firmato, Willy Osuji, ha lasciato l’amaro in bocca non certo per il nigeriano che qui ha lasciato ottimi ricordi, quanto per la mancanza dell’uomo forte là davanti. Ancora una volta quindi (salvo qualche mossa sul mercato degli svincolati), ci si affiderà alla classe di Neto e alla fame di qualche giovane a partire da Forte, quasi mai impiegato sino a qui e ora chiamato a farsi carico di una bella fetta di speranze salvezza del Varese. A meno che Bettinelli consideri un cambio di modulo, una volta saggiate le qualità dei nuovi e la loro integrazione con il gruppo storico.

QUI PRO (fmf) – Non è stato facile in poco più di un giorno fare il mercato, per la nuova Pro Patria del presidente Carlo Filippi e di mister Montanari. La società tigrotta però ha portato a casa quattro buoni acquisti che andranno a rinforzare la rosa non solo sulla carta.
Andrea Pisani, bel cavallo di ritorno dall’Arezzo, sarà un innesto importante anche per il rapporto con la tifoseria consolidatosi nella sua precedente esperienza a Busto Arsizio. Il centrocampista Cosmo Palumbo e il giovane italo-brasiliano Matteo Brunori Sandri possono essere due belle sorprese in un torneo come la Lega Pro, mentre Francesco Casolla dal San Marino è un "folletto" interessante che può dare respiro a Candido e D’Errico. Un bilancio in positivo per una squadra e una tifoseria che chiedevano scosse concrete alla nuova società per inseguire la permanenza nella terza serie.

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Pubblicato il 03 Febbraio 2015
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