La Regione salva il Centro Geofisico Prealpino

Maroni: "Arpa stipulerà una convenzione del primo di marzo, ma la Regione con il suo bilancio coprirà i 180mila euro necessari, che la Provincia non vuole più erogare". Fontana conferma i 30mila euro del comune. Gunnar Vincenzi però contesta: "Non mi hanno invitato e inoltre Maroni non ci ha dato i soldi per il bilancio"

Il sogno di Salvatore Furia è salvo. La Regione Lombardia finanzierà il Centro Geofisico Prealpino di Varese, dopo la decisione della provincia di non confermare la cifra di 150mila euro, che fino allo scorso anno era stata erogata alla struttura scientifica. Lo ha annunciato Roberto Maroni, dopo un summit al pirellino di Varese, con il sindaco Attilio Fontana, il presidente del centro Vanni Belli e un responsabile di Arpa Lombardia.  L’Arpa dal primo marzo stipulerà una convenzione per 30mila euro. 


Il sindaco del comune di Varese Attilio Fontana ha invece garantito che Palazzo Estense continuerà a corrispondere 30mila euro annuali. Tutto il resto se lo accollerà la Regione. 


COINVOLTI ARPA E ERSAF – "Tutto questo avverrà – ha detto ancora Maroni – attraverso una serie di iniziative che garantiranno da subito il sostegno finanziario attraverso una convenzione che stipuleremo con il Centro geofisico coinvolgendo Arpa e Ersaf, per quanto riguarda la Regione, ovvero le strutture che si occupano delle tematiche cui si dedica il Centro geofisico". 

ESTENSIONE DELLA CONVENZIONE – "Già la settimana prossima Arpa, che ha già una convenzione con il Centro geofisico, firmerà – ha sottolineato il presidente Maroni – un’estensione di questa convenzione garantendo ulteriori risorse, così farà il Comune di Varese e così farà la Regione Lombardia attraverso alcune strade che abbiamo già individuato, una di queste può essere l’ingresso della Regione Lombardia nella comproprietà del Centro geofisico prealpino, questo consentirebbe alla Regione di intervenire per valorizzare il patrimonio, oppure attraverso un contributo straordinario che possiamo fare a legislazione vigente se si verificano alcune condizioni oppure se sarà necessario in sede di assestamento di bilancio, che faremo a giugno, con una norma specifica che permetta alla Regione la possibilità di stipulare questa convenzione quinquennale o magari decennale".

PROSEGUIRE ATTIVITA’ – "Questo è l’impegno manifestato oggi di garantire il futuro e lo sviluppo, al Centro geofisico e un intervento immediato per dare risorse- ha detto – e per proseguire nella sua attività, perché il rischio concreto era che questo non potesse accadere senza il contributo della Provincia cessato il 31 dicembre".

RISPOSTA CONCRETA – "Oggi abbiamo dato una risposta concreta per salvare questa che è istituzione che è un’altra delle eccellenze della Lombardia e non poteva finire miseramente e sono molto lieto di questa iniziativa che insieme al Comune di Varese siamo riusciti a mettere in campo. Ho organizzato questo incontro – ha concluso Maroni – facendo venire al tavolo di oggi solo i soggetti che hanno dato la disponibilità a contribuire a mettere le risorse per garantire il mantenimento delle attività e lo sviluppo del Centro Geofisico Prealpino".

LA POLEMICA
Il presidente della provincia Gunnar Vincenzi ha invece affermato che la Regione non gli ha dato i soldi e le competenze per fare il bilancio dell’anno prossimo e ha lasciato la riunione affermando di non essere stato invitato.

In serata sono poi arrivate le riflessioni di Samuele Astuti, segretario provinciale del Pd che, insieme a Paolo Bertocchi, capogruppo in provincia dei Democratici ha commentato: «Accogliamo con soddisfazione il fatto che il Centro Geofisico Prealpino possa continuare la sua importante attività. Era l’obiettivo della Provincia di Varese e per questo si era mossa per prima. Non è invece accettabile che il Governatore Maroni si “faccia bello” con soldi che già deve alla Provincia. Dal primo gennaio, infatti, Villa Recalcati sta dando fondo alle proprie finanze per gestire servizi essenziali che sono di competenza regionale e che l’Ente provinciale per responsabilità sta continuando a garantire. E’ francamente sconcertante che Maroni scherzi sulla pelle di Comuni, cittadini e dipendenti della Provincia non deliberando le competenze e soprattutto i trasferimenti per l’anno 2015 che metterebbero la Provincia nelle condizioni di operare. Maroni non può atteggiarsi a salvatore della patria per situazioni di emergenza da lui stesso create».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Febbraio 2015
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