Politica e sindacati uniti sulla Tosi: “Deve restare qui”
Si è svolto sabato il consiglio comunale aperto all'interno dell'azienda meccanica. Mozione per dare mandato al sindaco per ottenere un'azione efficace da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Soddisfatti i sindacati
«Confermiamo che gli obbiettivi fondamentali per la soluzione della crisi restano la salvaguardia dei posti di lavoro, la continuità aziendale e la permanenza nell’attuale sito produttivo con un adeguato e strategico piano industriale; ribadiamo quanto affermato nel precedente consiglio comunale aperto dedicato alla crisi della Tosi; constatiamo che le attuali proposte di acquisto, di cui si è avuta sintetica informazione in sede ministeriale, non rispettano a pieno gli obbiettivi posti; diamo mandato al Sindaco e alla Giunta di intraprendere ogni più incisiva ed efficace azione verso il Ministero dello Sviluppo ed il Governo volta, non solo a garantire i necessari ammortizzatori sociali, ma a sostenere il valore industriale della Tosi ed il rilancio della stessa, anche con produzioni innovative, coinvolgendo in ciò le Organizzazioni Sindacali, le associazioni di categoria, gli esponenti politici del territorio, la propria agenzia di sviluppo Euroimpresa e le istituzioni pubbliche locali, dai Comuni alla Città Metropolitana e alla Regione; impegniamo il Sindaco e la Giunta ad attivarsi presso il Governo affinchè la Franco Tosi sia inserita nel progetto di sostegno delle grandi aziende attualmente in crisi operanti in settori di mercato ad elevato valore strategico; chiediamo al Sindaco di relazionare al più presto sulle iniziative intraprese e sull’esito delle stesse». Queste le conclusioni a cui è giunto il consiglio comunale di Legnano che si è svolto sabato mattina all’interno della Franco Tosi, azienda che attende da tempo la definizione del suo destino con i suoi 350 lavoratori attualmente in cassa integrazione e un curatore che sta cercando un acquirente che sappia rispondere ai criteri del bando di vendita. La Tosi deve riaprire e deve rimanere dov’è ora, questo il senso dell’assemblea aperta ai cittadini e ai lavoratori dell’azienda.
«Salvare la Franco Tosi e ridare un futuro certo a questa azienda, simbolo del mondo produttivo dell’Alto Milanese, sarebbe un segnale importante, il cui significato tuttavia andrebbe ben al di là della semplice, seppur importante, tenuta occupazionale di chi oggi vi opera». E’ quanto ha dichiarato questa mattina Giuseppe Oliva, componente della Segreteria della CISL Milano Metropoli Legnano Magenta intervenendo al Consiglio Comunale. Oliva, che ha parlato a nome delle tre organizzazioni confederali, ha colto l’occasione per tracciare un bilancio sulla situazione lavorativa di tutto il comprensorio. «Senza dubbio – ha osservato – siamo in presenza di un contesto fatto di luci e ombre. C’è qualche segnale, ancora timido, di ripartenza. E’ evidente che all’interno di questo scenario, sarebbe di buon auspicio approdare ad una soluzione effettiva per le prospettive della Tosi e dei suoi circa 350 dipendenti». A questo proposito, il dirigente cislino ha evidenziato l’importanza di una collaborazione positiva e costante con il mondo istituzionale: «Se oggi siamo qui tutti – ha concluso – è perché le istituzioni, accanto ai sindacati e a tutte le organizzazioni di categoria impegnate in questa partita, ognuno, per quanto di propria competenza, stanno facendo la propria parte per arrivare ad un epilogo positivo di questa vicenda. Se ce la faremo – ha ribadito Oliva – avremo fatto molto di più che salvare una azienda e in questa direzione va anche il documento approvato oggi dal Consiglio comunale e sottoscritto anche dai parlamentari di zona presenti».
Sulla stessa lunghezza d’onda Ermanno Cova, Segretario della FIM Cisl anche lui presente questa mattina a Legnano: “E’ fondamentale la convergenza del mondo istituzionale e di quello sindacale tanto più in questa fase decisiva per l’avvenire della Franco Tosi. Tra un mese circa – ha aggiunto Cova – conosceremo in modo definitivo chi sarà il possibile acquirente dell’azienda. A quel punto si aprirà una trattativa difficile e delicata che dovremo condurre nel migliore nei modi così da garantire oltre alla tenuta occupazionale attuale, un piano industriale serio e, soprattutto, la permanenza della Tosi su questo territorio”.
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