Callahan di lotta, Maynor di governo

Il lungo non trova gloria da fuori ma si fa spazio in area, buona prova del play braccato dagli avversari. Manca qualcosa da Kangur, tutto dall'acciaccato Diawara

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RAUTINS 6 – Voto del bentornato per un ragazzo serio che ha fatto preoccupare tutti per la sua salute. Finché ha fiato sgancia un paio di triple a segno, poi va in prevedibile affanno; minuti di fatica che gli faranno bene in ottica futura.

LETHO 5 – Nulla da dire sull’impegno e la voglia, ma il livello di Milano non può essere il suo in questo momento. Qualche graffio in difesa, ma dalla parte opposta viene respinto con perdite.

MAYNOR 6,5 – Sente rispondere meglio gambe e polmoni, avverte l’aria di vetrina importante e non a caso si presenta subito bene al cospetto del Forum. Braccato dall’inizio alla fine, stavolta costruisce più per sé (17 punti) che per gli altri (3 assist) e mette in campo una certa leadership.

CASELLA 5,5 – Nel parzialone positivo dell’ultimo quarto c’è anche lui: partecipa con una bella tripla alla risalita però mette sul ferro quella più importante poco dopo e quella dell’assedio finale.

JEFFERSON 6 – Primo tempo da 4 tondo tondo, con Samuels che gli fa pesare la differenza di peso, di esperienza, di pedigree e lo costringe a una figuraccia. Però Johndre fa tesoro della lezione e nella ripresa si mette a fare quello di cui è capace: attaccare il ferro dall’alto. Rimedia un paio di erroracci ma mette tanti punti nella risalita e mostra applicazione e voglia di riscatto.

DIAWARA 5 – Caja confessa che il francese ha giocato con un problema al polpaccio che prima ne ha sporcato la partita e poi lo ha tolto di mezzo. Però in oltre un quarto d’ora non si vede davvero mai.

CALLAHAN 6,5 – Caja gli dà un ruolo importante – lungo tattico per allontanare Samuels dall’area – che non dà frutto perché la mano dall’arco stavolta non si scalda. Lui però è ottimo a riciclarsi da secondo lungo, facendo quelle cose che a Jefferson non riescono per caratteristiche tecniche. Lotta fino alla fine.

KANGUR 5,5 – In difesa è quello che regge con più malizia l’urto degli ex compagni di squadra, pur pagando in termini di falli commessi. Palla in mano preferisce fare da regista aggiunto – 4 assist – che da finalizzatore, ma sarebbe servito qualche punto in più anche da lui.

EYENGA 6 – Ha difetti che lo limitano parecchio ma anche qualche qualità che sta sfruttando meglio che in passato: per lungo tempo ad esempio è il solo ad attaccare il ferro di Milano con elevazione e chili. Partita onesta.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Marzo 2015
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