Fermata al confine con i soldi in macchina, denunciata per riciclaggio

Le mazzette di soldi con le quale passavano il confine erano sempre calcolate in modo da rientrare nei termini di legge ma la guardia di finanza ci ha messo poco a mettere in fila le prove e spiccare la denuncia per riciclaggio.

È successo ad una donna sorpresa ad attraversare il confine con cifre al di sotto dei 10.000 euro, soglia limite prevista dalla legge. E sarebbe pure filato tutto liscio se non fosse che la macchina utilizzata dalla donna, una 50enne di nome S.M., era già nota alle fiamme gialle di Gaggiolo. La macchina era stata già segnalata in quanto all’inizio dell’anno era stata fermata, sempre al valico di Gaggiolo, con alla guida un uomo, L.F. di 50 anni, risultato essere il convivente della donna. In quell’occasione, l’uomo – a seguito di ulteriori accertamenti eseguiti circa la legittimità dell’ingente denaro trasportato – venne denunciato per il reato di riciclaggio.

In dogana hanno voluto vederci chiaro: a seguito di specifici controlli effettuati con l’ausilio della banche dati in uso al corpo, la donna è risultata completamente sconosciuta al Fisco. I finanzieri hanno anche effettuato una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di proprietà della donna in provincia di Novara.

Un’attività eseguita con l’ausilio di una unità cinofila antivaluta, “cash dog”, messa a disposizione dai colleghi di Ponte Chiasso. Nella lussuosa villa, composta da tre piani, avvalendosi del fiuto del cane antivaluta, sono stati trovati 32 mila sterline inglesi, nonché ulteriori 1.500 euro. Le sterline erano tutte confezionate in mazzette del controvalore di 9.900 euro circa, per evitare così di sottostare agli obblighi di monitoraggio fiscale previsti dalla normativa vigente in caso di passaggio transfrontaliero (10.000 euro). La donna è stata denunciata all’autorità giudiziaria, anch’essa per il reato di riciclaggio.