Freguglia respinge gli svizzeri e domina il “Laghi”

Il pilota di Besnate conquista il quarto successo nella corsa di casa: alle sue spalle tre equipaggi elvetici (Hotz e Ballinari sul podio) e un gruppetto di varesini. Nono in rimonta Crugnola

rally dei laghi giuseppe freguglia

Sulla strada cara a un campione come Alfredo Binda – il Cuvignone – Beppe Freguglia (foto Losi) si comporta come il formidabile ciclista di Cittiglio e va a prendersi per la quarta volta il Rally dei Laghi, la terza consecutiva. Un successo netto e incontestabile, quello del pilota di Besnate a bordo (con Marco Vozzo) della Fiesta RRC che lo ha assistito perfettamente un’altra volta: Freguglia ha vinto le prime sei prove speciali consecutive, concedendo qualcosa solo in seguito a uno strepitoso Crugnola – primo due volte in Valganna – e al bravissimo svizzero Hotz, ma tenendo sempre lontano ogni pericolo di rimonta.

Il pilota del team A-Style è quindi tornato di nuovo sul gradino più alto del podio confermando la bontà della sua guida, quella del suo copilota, della sua vettura e della preparazione che contraddistingue il 40enne pilota varesotto, che ora insidia il record assoluto di Jack Ogliari, vincitore cinque volte a Varese. La performance di Freguglia e Vozzo ha anche “salvato” i colori italiani, perché alle loro spalle è stata una sinfonia elvetica, alla faccia di chi prevedeva difficoltà per gli equipaggi rossocrociati che conoscono poco le strade dell’Alto Varesotto. Gregoire Hotz ha confermato quanto di buono si diceva alla vigilia: veloce, regolare, preciso nonostante non gareggiasse a Varese da 18 anni, ha meritato il secondo posto assoluto e la vittoria per il proprio campionato nazionale. E l’armata svizzera ha piazzato pure Ivan Ballinari (che è di Ponte Cremenaga) su Fiesta R5 e Urs Hunziker su Mini RRC, al terzo e quarto posto grazie al buon passo tenuto per tutto il weekend di gara.

Il riscatto dei varesini – non di quelli più attesi – arriva dal quinto posto in giù grazie alle grandi prove dei piloti “a due ruote motrici”: nell’ordine si sono piazzati Ale Marchetti, Matteo Bosetti, Barsa Re e l’esperto Cosimo De Tommaso. Insomma, la provincia del motore si dimostra ancora molto vivace, pur con nomi che alla vigilia erano meno accreditati di altri, che invece sono finiti kappaò.

E poi c’è da fare un inciso per il nono classificato che risponde al nome di Andrea Crugnola. Il fenomeno di Calcinate del Pesce ha perso quasi 6′ sabato per una foratura sul Cuvignone ma si è letteralmente scatenato alla domenica: due vittorie in Valganna, altri piazzamenti di rilievo e una rimonta partita attorno alla 50a posizione per concludere nella top ten. Il tutto, è bene ricordarlo, con una Clio S1600 inferiore alle auto migliori: con un “conto della serva” il suo risultato senza foratura sarebbe potuto valere il podio.

ECATOMBE DOMENICALE – Se il sabato aveva già escluso diversi piloti (Dipalma e Miele su tutti, due che puntavano al podio), la domenica è stata ancora più inclemente con tanti equipaggi da primissimi posti. Mella subito out sul Cuvignone 1 (tocco con l’anteriore destra), Roncoroni poco dopo con problemi assortiti, Gianesini ha rotto sulla PS7 (Ardena) mentre Ripoli e Calabrini hanno picchiato nelle prove successive. Oscar della sfortuna invece a Pippo Pensotti (Ds3 RRC) che era in piena lotta per il podio con Hotz ma ha dovuto alzare bandiera bianca per un cedimento meccanico piuttosto banale che gli ha messo fuori uso l’anteriore destra. Una vera e propria gara a eliminazione dunque: a tre prove dalla fine (e senza la temuta pioggia) si era già ritirata la metà abbondante dei 111 partenti del sabato; al termine i Giardini Estensi di Varese hanno abbracciato solo cinquanta equipaggi. Per tutti loro, ma anche per chi non ce l’ha fatta, il grande applauso degli appassionati: dopo il bagno di folla a Caravate, buon numero di presenze anche sulle speciali e all’arrivo.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Marzo 2015
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