La superconsulenza per l’eredità della contessa

L'avvocato della Cotti Pullé, secondo l'esposto presentato nel 2013, guadagnò 500mila euro dall'accordo con cui la nobildonna chiuse la causa sull'eredità

Contessa Pullé suicidio

Fruttò 500mila euro la consulenza legale dell’avvocato Pierpaolo Cassarà alla contessa Maria Luisa Cotti Pullè, per trattare in tribunale un accordo sull’eredità del conte. La scrive la nobildonna, nell’esposto con cui nel 2013 ha segnalato alla guardia di finanza lo sperpero del suo patrimonio. Una cifra straordinaria, quella di 500mila euro, che derivò dalla transazione con cui la nobildonna si mise d’accordo in tribunale con l’antico amministratore del patrimonio dei Pullè. A quest’ultimo, il Conte, prima di morire, aveva contestato una gestione truffaldina nei precedenti 40 anni.

Sfortunatamente per loro, i Pullè persero la causa, ma con la transazione la nobildonna ricevette comunque una bella cifra (il marito, in passato, aveva respinto l’accordo perchè considerava molto maggiore la cifra del patrimonio furtivamente sperperata dai suoi ex amici). Il punto è che la contessa non sapeva come amministrare quei soldi, non aveva alcuna competenza né giuridica né economica.

I conti
Il consigliere della nobildonna era l’avvocato Cassarà, ma lei a un certo punto lo accusa di averla trattata male. In particolare viene dato incarico a un commercialista di Milano di procedere a una completa ricostruzione contabile dei suoi rapporti con Pierpaolo Cassarà. Da tale relazione, risultano tutta una serie di accuse (che Casserà smentisce) sull’uso di quei soldi da parte dello stesso avvocato radiato, oggi presidente del Varese.

La contessa afferma che i soldi derivati da quella operazione non furono ben rendicontati, che manca una fatturazione precisa e altro ancora. L’esposto entra molto nello specifico, ma va detto che si tratta di accuse che vanno provate. Tra le varie voci rendicontate c’è anche quella che riguarda il costo dell’assistenza legale; grazie a un accordo duraturo, essa prevedeva un importo mensile di 8mila euro, divenuto poi 18.500 euro nell’aprile del 2009. Ma le voci più consistenti sono quelle della superconsulenza (che a un certo punto sarebbe anche raddoppiata), della casa acquistata a Varese, e della fondazione (ma anche altro). Accuse vere o solo vendetta?
Non lo sappiamo. Le cifre comunque sarebbero principesche. Nel documento la nobildonna scrive che nel settembre 2013, il suo patrimonio è oramai stimato in soli 130mila euro.

Riassunto della puntate precedenti

Il 22 marzo, in via Sanvito, la polizia trova il corpo della contessaMaria Luisa Cotti Pullè (foto). Si tratta di un suicidio, ma in casa vengono trovati biglietti, di cui non si conosce il contenuto, e ritagli di giornali che ritraggono Pierpaolo Cassarà: un avvocato radiato dall’ordine che, pochi giorni prima, è spuntato all’improvviso alla ribalta, diventando presidente del Varese Calcio grazie a un versamento di 170mila euro.

Cassarà era un tempo l’avvocato della contessa e insieme avevano creato una fondazione culturale, la Labus Pullè. La procura sequestra la casa e gli arredi.  Passano pochi giorni, e si scopre che la Fondazione ha fatto causa a Cassarà per le spese sostenute. Nel frattempo spunta un esposto che la contessa aveva presentato, nel 2013, alla guardia di finanza contro Cassarà, in cui lo accusa di aver dissipato il patrimonio. Si scopre così che la contessa aveva ereditato dal marito 5 milioni di euro, a seguito di una causa milionaria.

Cassarà reagisce e spiega che la contessa sperperava denaro. Inoltre, dopo la rottura della loro collaborazione nella Fondazione Labus Pullè, lo perseguitava. Dunque, l’esposto sarebbe una vendetta. In un susseguirsi di colpi di scena, spunta la motivazione della sua radiazione da avvocato, avvenuta nel 2009. La circostanza desta scalpore all’Università dell’Insubria, dove Cassarà ha insegnato per 3 anni, in alcuni seminari di etica, nonostante fosse stato radiato dall’ordine. Il rettore, in una intervista, attribuisce la decisione al corso di laurea di scienze della comunicazione. Ma una cosa resta da chiarire, come sono stati spesi i soldi dalla contessa?

di
Pubblicato il 31 Marzo 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.