La voce del Consorzio: “Passione e lavoro per la Pallacanestro Varese”

Il nuovo consiglio presieduto da Alberto Castelli fa il punto sui primi mesi dall'insediamento. "Presto nuovi soci; Pozzecco deve rimanere a Varese"

Pallacanestro Varese 2014 - 2015

In un periodo mai così difficile negli ultimi cinque anni in casa Pallacanestro Varese, è arrivato il momento di prendere la parola anche per i “proprietari” del club biancorosso: una parola che abbiamo volutamente scritto tra virgolette perché stiamo parlando del consorzio “Varese nel cuore”, l’entità fondamentale che detiene le quote della società biancorossa ma che racchiude decine di diversi attori. Il Consorzio ha da poco cambiato completamente pelle: il consiglio di amministrazione è stato rinnovato da cima a fondo (prima coincideva con quello di Pallacanestro), si è allargato a sette membri e ha effettuato una ristrutturazione dei soci stessi.
Di questo ha voluto parlare Alberto Castelli, il presidente che ha sostituito Michele Lo Nero e che ha voluto accanto a sé tutti i consiglieri per l’occasione.

VERSO NUOVI INGRESSI – «Il Consorzio sta bene, e sta molto meglio di quanto talvolta si sente dire – spiega anzitutto Castelli – Tanto che vi posso assicurare che la nostra esperienza proseguirà senza dubbio, anche nel malaugurato caso che i risultati sportivi siano i peggiori». Di fatto il nuovo board biancorosso (in carica da novembre) ha iniziato a lavorare con il 2015 cominciando anzitutto con un lungo giro di consultazioni: «Ho incontrato e parlato con quasi tutti i consorziati – spiega Castelli – e quelli che mancano saranno raggiunti a breve. Questo perché stiamo raccogliendo le idee di ciascuno per indirizzare il nostro lavoro e, perché no, stiamo cercando spunti per essere raggiunti da nuovi soci. Un’attività che sta dando frutti: il primo è quello dell’ingesso in “Varese nel Cuore” di Tigros, ma da qui al 19 marzo ne attendiamo altri tre o quattro e prima di Pasqua si muoverà ancora qualcosa».

NUMERI E PASSIONE – Un elenco, quello dei consorziati, attualmente attestato intorno a quota 50; lontano da quel primo obiettivo lanciato alla nascita di “Varese nel cuore” (si ipotizzava di arrivare tra i 100 e i 150) e minore rispetto ai 75 circa di un paio di stagioni fa. Una contrazione nei numeri dovuta a qualche uscita di scena fisiologica, a qualche esperienza terminata, a qualche insolvenza; cose che non preoccupano il consiglio in carica. «In questo momento – spiega il vicepresidente Andrea Crocella – non ci interessano obiettivi “numerici”: l’importante è che chi decide di iscriversi al Consorzio lo faccia per la passione che ha verso i colori biancorossi. Quello è il primo denominatore che unisce tutti noi, il secondo è la consapevolezza che fare i consorziati preveda un impegno organizzativo che va oltre la sponsorizzazione della squadra» differenza, quella tra sponsor e consorziati, ribadita anche dall’altro vice di Castelli, Fabrizio Fiorini. «Nessuno nega che tra i soci ci sia anche la volontà di aggiungere un discorso di business e che lavorare fianco a fianco con tante altre aziende può essere un vantaggio, e del resto il mestiere di tutti noi è quello dell’imprenditore. Ma ribadiamo che la prima spinta è quella della passione: non a caso tra noi ci sono persone abbonate da decenni a Masnago». Il Consorzio fino a qui si è mostrato poco al grande pubblico, una scelta non casuale e che probabilmente resterà tale. «”Varese nel Cuore” è un’aggregazione di aziende e non prevede la presenza di soci privati, chiunque essi siano – spiega Castelli – Continueremo a organizzare eventi interni mentre valuteremo se e come fare iniziative verso il pubblico. Di certo, in un caso come il nostro, il passaparola rimane uno dei mezzi più efficaci per coinvolgere un numero maggiore di soggetti interessati alla realtà del Consorzio».

ANCORA POZ – E quando si parla di visibilità non si può che finire per citare il nome di Gianmarco Pozzecco, non più allenatore ma tuttora personaggio in attesa di altro incarico interno alla società. «La presenza del Poz ha fatto parlare di Varese più di ogni altra cosa – spiegano Castelli e Crocella – Lo riteniamo una grandissima risorsa perché è un personaggio dalle qualità esagerate, che andranno incanalate. Per questo l’ultima cosa che vuole il Consorzio è un suo distacco da Varese e lo diciamo senza esserci confrontati a riguardo con i dirigenti della società. Il ruolo che avrà non lo sappiamo ancora, anche perché in questo momento tutta l’attenzione è focalizzata sulle difficoltà sportive della squadra e non sull’aspetto societario. Ma vogliamo resti con noi».

NON MOLLARE – Per finire, Alberto Castelli tiene sottolineare due cose: «La prima sono i ringraziamenti. A Cecco (Vescovi) e Michele (Lo Nero) per aver pensato a questa soluzione societaria che ha permesso la sopravvivenza ad alti livelli della Pallacanestro Varese. La loro assenza ora è anche fonte di dispiacere. L’altro ringraziamento va a Stefano Coppa che si è trovato a gestire una situazione pesante e ci ha messo una passione quasi irrazionale, Per concludere poi voglio ricordare che noi consorziati siamo anzitutto imprenditori in altri campi: se questo è un tesoro per la società sportiva lo vedremo con il tempo; intanto però ritengo che il mondo dello sport italiano debba sempre di più andare in questa direzione. E le parole scambiate lunedì sera con i dirigenti di Trento, dove è stata imboccata una strada simile alla nostra, ne sono l’ennesima conferma. Intanto noi non molliamo e, anzi raddoppiamo».

Varese nel cuore – Il Cda

Presidente: Alberto Castelli (Albini e Castelli)

Vicepresidenti: Andrea Crocella (Nettuno Alimentari), Fabrizio Fiorini (EffeEffe)

Consiglieri: Ilaria Angelo (Nuova Varese Pellicce), Massimo Carta (Magica Pulizie), Marcello Laudi (Giuliani e Laudi), Antonello Leccese (Gruppo Leccese).

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Marzo 2015
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