L’epidemia influenzale sta finendo

Entro un paio di settimane, dovrebbe concludersi l'epidemia che ha messo a letto più di 11 italiani ogni mille assistiti. A colpire nel Nord Italia è stato soprattutto il virus della suina

influenza

Non c’è stato l’allarme di 5 anni fa, ma il contagio dell’influenza “suina” ha steso milioni di italiani. A differenza del 2009 quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva imposto misure di prevenzione severe, quest’anno, abbiamo affrontato e patito la suina che si è diffusa con la stessa forza degli anni 2010 e 2011.

Oggi, nella fase calante dell’epidemia invernale si traccia un bilancio dell’andamento della classica malattia del freddo: « Ci sono stati più di 11 casi ogni mille assistiti – spiega la dottoressa Franca Sambo, del Dipartimento della Prevenzione dell’Asl – è stata  pesante anche perché è arrivata con largo anticipo, circa due settimane e ha coinvolto soprattutto i bambini e gli anziani».

Solo a conclusione di tutto il ciclo epidemico, però, si potranno trarre le indicazioni sull’andamento e capire se, i maggiori contagi siano legati a una fuga dal vaccino provocato delle morti sospette avvenute in piena campagna vaccinale, voci poi smentite completamente: « Se ci fosse stato un maggior utilizzo del vaccino – commenta la dottoressa – sicuramente si sarebbero avuti altri numeri. Soprattutto nel nord d’Italia, a mietere ammalati è stato in particolare il virus H1N1, noto come “virus della suina”, che era previsto nella dose vaccinale. In altre regioni italiane, invece, il maggior colpevole di malattie è stato un altro virus l’H3N2 che si è modificato rendendo meno efficace la copertura vaccinale».

Iniziata nei primi giorni di gennaio,  l’epidemia ha toccato l’apice la quarta settimana di gennaio mantenendo, comunque, livelli elevati sia nella terza di gennaio sia nelle prime due di febbraio. Ora la situazione è decisamente cambiata e ci si attende la fine dell’epidemia entro un paio di settimane.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Marzo 2015
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