“L’exploit della Fials è il segno che c’è bisogno di cambiamento”

Francesco Tucci, segretario provinciale Fials, si è detto stupito del risultato raggiunto, soprattutto nell'ospedale di Varese. Tra le priorità ci sono stabilizzazione, precarietà ma anche sblocco degli incentivi

francesco tucci

Tre seggi in Asl, tre nell’azienda ospedaliera di Busto, uno in quella di Gallarate e ben 12 nell’azienda varesina. Il successo della Fials è targato soprattutto “A.O. Macchi“.

Proprio non si aspettava un tal risultato Francesco Tucci, segretario provinciale della Fials,terzo sindacato a livello provinciale in sanità preceduto da Uil e da Cgil. « Siamo felici di veder premiato il nostro sforzo – commenta Tucci – i lavoratori ci hanno visto. Eravamo in mezzo a loro per raccogliere le domande e le richieste che da tanto tempo rimangono sospese. Noi non siamo sindacalisti da tavolo: ci piace stare accanto ai lavoratori per poi riportare chiaramente i loro bisogni nelle sedi più indicate, siano i tavoli con le aziende o il giudice del lavoro».

Il loro risultato è evidente soprattutto nel monoblocco varesino dove Tucci e compagni hanno ottenuto una netta conferma: « A livello aziendale abbiamo ottenuto 12 seggi su 42  segno che i lavoratori vogliono un cambiamento di rappresentanza. La direzione dovrà rendersi conto che l’aria è cambiata e che è tempo di dare delle risposte sulle tante problematiche aperte: dalla precarizzazione, all’incremento degli organici, dallo sblocco degli incentivi, al gettone per il disagio, alle posizioni organizzative. Poi ci sarà il vasto tema della riforma sanitaria che attendiamo di veder approvata per capire cosa succederà».

 

Un dato evidente, però, è quello dell’affluenza alle urne. Ha votato il 60% degli aventi diritto, al di sotto rispetto agli altri ambiti del settore pubblico: « Questo è un settore che ha visto laproliferazione di molte sigle sindacali. Inoltre bisogna considerare che i ritmi di lavoro spesso impediscono ai lavoratori del comparto di partecipare alle riunioni. C’è, infine, una sfiducia di fondo perché il settore è quello che più di tutti è stato penalizzato dal blocco dei contratti.Soprattutto i sindacati confederali hanno una responsabilità in questa disaffezione perché le scelte decise a livello centrale sono state vissute con grandi sacrifici nelle periferie».

Ora per Tucci e compagni inizia un impegno molto importante viste le scadenze prossime soprattutto all’ospedale di Varese con la riorganizzazione legata al pronto soccorso: « Sappiamo che il momento è delicato e che avremo una grande responsabilità perché dobbiamo cambiare il corso delle cose. Tutto avverrà nella massima trasparenza. Tutti dovranno sapere cosa si sta decidendo della loro vita professionale».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Marzo 2015
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