Caja: “Temo Bologna tanto quanto Brindisi”

Sabato sera la Openjobmetis sarà in trasferta sul campo della Virtus che in casa ha costruito una classifica da playoff. Il coach punge i suoi: «Tutti devono imparare come si gioca contro squadre aggressive»

Da tre anni il parquet di Casalecchio di Reno sorride alla Pallacanestro Varese che, dopo avere rotto un digiuno che durava dalle semifinali scudetto ’99, si è imposta in tre occasioni consecutive a domicilio in casa Virtus. Un’impresa che i biancorossi, ora targati Openjobmetis, proveranno a ripetere anche questa volta – si gioca alle 20,30 del Sabato Santo proprio come dodici mesi fa – anche se, avvisa coach Caja, sarà davvero dura passare alla Unipol Arena.

«In casa propria Bologna ha costruito gran parte dei risultati di quest’anno – avverte Caja nella consueta conferenza stampa prepartita, anticipata al giovedì – Di fronte a noi troveremo una squadra agguerrita, che proverà a “saltarci addosso” e che metterà grande energia sul parquet. Per questo temo la Granarolo tanto quanto Brindisi, soprattutto sul loro campo: ai miei giocatori ho detto che prima di tutto dovremo pareggiare la loro intensità e il loro agonismo e solo dopo potremo pensare all’aspetto tecnico della partita».

La Virtus tra l’altro è in piena corsa playoff: i bianconeri hanno 22 punti ma il bilancio vinte/perse è in pareggio, visto che all’appello mancano due punti per una penalità arrivata prima dell’avvio del torneo. «Bologna può contare su un giocatore come Allan Ray che è il leader riconosciuto del gruppo e quindi andrà tenuto d’occhio, ma sarà altrettanto necessario non dimenticare uomini come White o Hazell, molto pericolosi. E poi c’è il gruppo di italiani che dà alla squadra di Valli (e dell’ex vice biancorosso Cavicchi ndr) un contributo sempre positivo». basket openjobmetis varese enel brindisi

Caja concorda con il fatto che la Granarolo ha sino a qui disputato un torneo superiore alle attese e ai ranking estivi: «La società è stata brava perché si è data una continuità tecnica in panchina ma anche con qualche giocatore. In più ha aggiunto uomini come Ray e Mazzola, nuovi per l’ambiente ma già in passato agli ordini di Valli e quindi già consolidati con il lavoro dell’allenatore. Sono partiti bene, con gerarchie già definite, hanno sfruttato bene il fattore campo e si sono pienamente meritati una posizione superiore alle attese di inizio stagione».
In casa Openjobmetis non si segnalano problemi di sorta anche se Caja, per la prima volta, non appare particolarmente soddisfatto del lavoro svolto in settimana. O almeno questo si percepisce dalle sue parole. «Abbiamo alternato situazioni buone ad altre meno: bisogna che alcuni capiscano cosa significa giocare contro squadre aggressive a livello mentale. Quando si entra in campo morbidi, in un campionato difficile come la Serie A, le difficoltà aumentano. Ci siamo preparati in particolare su questo aspetto in vista di Bologna dove servirà presenza mentale e capacità di reggere a livello fisico. Dovremo diminuire i palleggi e aumentare il numero di passaggi per scavalcare il loro pressing, quando ci sarà».

Caja infine spiega il perché Diawara sarà regolarmente in campo, nonostante il francese non sia al meglio come si è visto contro Brindisi. «Kuba è un giocatore molto utile per la nostra squadra e abbiamo bisogno di lui in questo rush finale. Se lo lasciassimo fuori non gli permetteremmo di recuperare al meglio il ritmo partita: ha lavorato una settimana in più anche con sedute supplementari e penso che farà meglio rispetto a sabato scorso. Infine è un giocatore che tiene molto a scendere in campo e a partecipare attivamente alla partita con i compagni».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Aprile 2015
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