Colombo: “Ho dato alla città la possibilità di guardare oltre”

Dopo dieci anni alla guida del Comune il sindaco trae i bilanci e critica la politica sommese. Alle elezioni sarà capolista della Lega Nord

guido colombo

Gli ultimi cinque anni alla guida della città di Somma Lombardo non sono filati lisci per il sindaco Guido Colombo che ha interpretato la sua carica da sindaco più come una corsa ad ostacoli. Una coalizione tutt’altro che solida, i personalismi, la paralisi amministrativa e finanche catastrofi oggettivamente di carattere straordinario come l’enorme frana che ha trascinato il belvedere di Somma e un’intera abitazione dentro al Ticino erano i principali.

A questo si sono aggiunti alcuni obiettivi per i quali il sindaco in persona aveva fissato un’asticella forse eccessivamente più in alto di quanto gli era in realtà possibile, su questioni che dipendevano solo in piccola parte dalle possibilità della città. Su tutte si veda la volontà di incidere sul futuro di Malpensa.

Colombo, tuttavia, rivendica soprattutto queste sue visioni, «strategie, obiettivi e volontà di incidere in scenari che andavano oltre i confini della sua città». Potremmo chiamarla “politica estera”, e secondo Colombo è la linea alla quale ha puntato di più: «si veda la realizzazione dell’istituto d’alta specializzazione di Case Nuove, le politiche Interreg, la difesa di Malpensa. Sono convinto di aver dato a Somma Lombardo una presenza importante e di alto livello al di fuor del perimetro provinciale».

La prima notizia che ci dà il sindaco è che terminato il suo ruolo da protagonista è pronto ad interpretarne un’altro all’interno della politica sommesse. Ha scelto infatti di accettare la proposta avanzata dalla Lega Nord di partecipare alla sfida elettorale e fare il capolista della squadra che il segretario Bruno Specchiarelli ha intessuto in questi mesi. «Non ho potuto dire di no all’amico Bruno quando me lil ha chiesto ufficialmente. Per me la Lega è stata un’ancora di salvezza e un aiuto fondamentale. Nel mare in tempesta della politica sommesse la Lega mi ha sempre difeso. Altrimenti sarei stato perso».

Cosa lascia al suo successore il sindaco Colombo?
Partiamo da un dato di fatto: la nostra Giunta ha già dato risposte a tutti i problemi della città, si tratterà di capire se gli verranno date azioni di continuità. Una delle ultime risposte che abbiamo dato è quella del centro sportivo che siamo riusciti a dotare di una progettualità e un futuro importante.

Lei porta come esempio, però, proprio uno delle iniziative più contestate. Perlomeno la più recente tra quelle contestate.
Si è un’opera contestata dalle opposizioni, ma secondo me ingiustamente. Il nuovo centro polisportivo sarà un luogo di aggregazione, incontro e confronto del quale la città aveva bisogno. Io non condivido la posizione di quei candidati che dicono di volerlo cancellare se eletti anche a costo di pagare le penali. Non si può e non si deve cancellare il lavoro fatto dai predecessori, io ho sempre riconosciuto che l’attenzione data dai precedenti sindaci ai problemi è importante: è sbagliato fare tabula rasa di quel che è stato prima e poco rispettoso dell’impegno per la città. Ma del resto siamo ormai in una fase politica della città che non ha orientamento.

Parla della campagna elettorale?
Parlo del fatto che tutte le accuse che ci vengono fatte sono banalità e siccome la politica sommesse in questo momento non ha la forza di dare e raccontare ai cittadini un’idea politica e un orizzonte alla città la battaglia diventa di una pochezza disarmante, come le accuse sulla scuola.

Ci sono state episodi rilevanti però con due crolli all’interno delle strutture scolastiche
Ma non si può pensare di proporre un’alternativa credibile alla guida della città basando tutto il proprio programma sulle critiche per un controsoffitto che cade e non fa danni e continuare tutti a specularci. Dimenticando per altro che noi abbiamo appena fatto azioni importantissime per garantire la manutenzione degli edifici scolastici.

Cosa rivendica della sua azione da sindaco?
Innanzitutto, come ho già spiegato, l’azione che ha dato a Somma la possibilità di farsi conoscere al di fuori dei propri confini e di stringere relazioni e rapporti di collaborazione per superare i problemi territoriali e portare eccellenze come la scuola di Case Nuove. Poi l’aver cominciato a cambiare radicalmente la città: penso a largo sant’Agnese, la fontana e tante altre iniziative svolte con l’obiettivo di sanare dei problemi e far riconoscere i sommessi nella propria città. Infine, come nota mia, devo sottolineare una cosa che questa esperienza ha dato a me: la crescita personale. Questa esperienza mi ha fatto capire l’importanza di dedicare parte della propria vita all’interesse pubblico.

In questi anni la sua coalizione non è stata proprio un esempio di solidità,cosa è successo?
Si, spesso la coalizione di maggioranza anziché uno stimolo è stato un un limite, ha condizionato l’attività di governo in modo improprio. Io lo spiego sempre quando mi chiedono perché non sono state fatte alcune cose: il sindaco di Somma è un sindaco di coalizione e quando sei in coalizione gli assessori e certe dinamiche di Giunta non li decide il sindaco. Questo è normale e se la politica funziona è anche un bene ma la mia coalizione era instabile, in particolare dopo l’implosione di Forza Italia. Tutti quelli che sono usciti da lì sbattendo la porta, i nomi degli assessori che mi venivano protocollati e altri episodi. La politica che diventa pretesto personale non va bene, va bene quando diventa un elemento di forza. A questo poi va aggiunto che fino alla fine dello scorso hanno c’è stata anche una paralisi amministrativa all’interno dei nostri uffici comunali che ha bloccato tutte le iniziative che la politica ha cercato di mettere in campo.

Cosa pensa di chi è stata scelta per succederle alla guida della coalizione di centrodestra?
Martina Pivetti mi piace e la ammiro. Ha un carattere personale molto forte e difficile da manipolare, ha le sue idee e le fa valere. E poi è donna e credo che questa città sia pronta a farsi guidare da una donna. Mi auguro solo che abbia il coraggio di assumere l’eredità che gli lasciamo, lei è la continuità della nostra esperienza politica, di sicuro potrà essere più positiva e brava, ma è la continuità.

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Aprile 2015
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