Continua lo scontro sul Lago Maggiore: “25 centimetri non bastano”

Saranno accumulati 50 miliardi di litri rispetto ai 100 previsti dalla sperimentazione. "Una situazione paradossale in cui viene anche smentito il Ministro dell'Ambiente, ma noi non molliamo" commentano dal Parco del Ticino

Lago Maggiore

25 centimetri di acqua in più. E’ questa la mediazione trovata durante la conferenza dei servizi di Regione Lombardia sul livello del Lago Maggiore, il cui livello sta preoccupando non poco. 25 centimetri che corrispondono a 50 miliardi di litri di acqua in più che saranno accumulati nell’invaso per far fronte alle necessità dell’estate e che serviranno anche per rifornire di acqua il sito di Expo. Ma l’accordo continua a non convincere il Parco del Ticino che sta continuando la sua battaglia legale contro il Ministero dell’Ambiente che ha annullato la sperimentazione iniziata 4 anni fa.

«In conferenza dei servizi viene confermato ad oggi il +1.0 m sullo zero idrometrico del Lago Maggiore commenta il vicepresidente del Parco del Ticino, Luigi Duse- quando solo ieri il Ministro dell’Ambiente Galletti aveva assicurato sul Corriere della Sera che il livello sarebbe stato portato da subito a 1.50 m». Non solo non è successo «ma quel tavolo ha portato in avanti una decisione su una ipotesi insufficiente di 1.25 m da prendersi nelle prossime settimane, quando potrebbe essere tardi». In quella che Duse non esita a bollare come «una situazione paradossale in cui viene smentito un Ministro della Repubblica» viene confermato come «noi (il Parco del Ticino, ndr) non molliamo di un centimetro e non escludiamo iniziative di sensibilizzazione su scala più ampia di tutte le associazioni ambientaliste, degli agricoltori e dei Sindaci del Parco».

Ma se il Parco del Ticino contesta la decisione, Regione Lombardia plaude alla mediazione. «Con questo innalzamento potremo invasare circa 50 milioni di metri cubi in più nel periodo estivo -spiega l’assessore all’ambiente Claudia Terzi- che servirà principalmente per soddisfare le esigenze ambientali del Ticino, e più in generale dell’agricoltura lombarda e per dare certezza di acqua per l’evento di Expo». Ma sono proprio quei 50 milioni (contro i 100 che vorrebbe il Parco del Ticino) a continuare a destare preoccupazione.

«Abbiamo chiesto in via cautelare e d’urgenza al Tribunale Superiore delle Acque la sospensiva del provvedimento ministeriale -commenta il Consigliere Beatrice Bassi del Parco del Ticino- ma la preoccupazione che la decisione possa giungere quando ormai la situazione sia  irreparabile, resta». In questo quadro Regione Lombardia conferma anche che il prossimo 29 aprile è prevista la presentazione della proposta di sperimentazione agli Enti rivieraschi del lago con l’obiettivo di acquisire il parere degli dei Parchi e delle amministrazioni competenti in materia di gestione del demanio lacuale che non hanno partecipato ai lavori del tavolo tecnico. Anche perché alcuni operatori turistici hanno già minacciato azioni legali nel caso in cui il livello dovesse tornare a salire.

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Aprile 2015
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