Dall’orto alla gita al mercato: un piccolo “esercito” di volontari per il nido Bossi

Da maggio quattro nuovi progetti dedicati ai più piccoli: a realizzarli cardanesi che hanno deciso di mettere a disposizione il loro tempo

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Daranno un aiuto durante le gite in città, si occuperanno di piccole riparazioni, allestiranno insieme ai bambini l’orto nel giardino. Da maggio i bambini e le bambine dell’asilo nido Bossi di Cardano al Campo avranno al loro fianco un piccolo esercito di volontari pronti a rendere le loro giornate speciali.

Partiranno a maggio i quattro progetti pensati dalla scuola e realizzati grazie al supporto del Comune, ma soprattutto «grazie alla disponibilità di 18 cittadini» spiega l’assessore ai Servizi Sociali Daniela Tomasini. Si tratta di genitori di bambini che frequentano, mamme e papà di ex alunni, giovani che hanno svolto il tirocinio all’asilo o cittadini di Cardano che si sono resi disponibili. «Si sono fatte avanti persone di tipo diverso, si va di chi è nato nel 1938 ai più giovani del 1986 – spiega la coordinatrice del nido Sabrina Ricci –: li spinge soprattutto il desiderio di integrarsi e conoscersi. Per alcune persone disoccupate o pensionate è anche l’occasione per impegnarsi nella comunità».

Evocativi i nomi dei progetti: Alice, prevede la compresenza di una ex tirocinante durante le piccole gite in città; Geppetto e Giotto hanno invece a che fare con piccoli lavori di manutenzione delle parti in legno e di tinteggiatura (verranno eseguiti con prodotti atossici e si valuterà il livello di coinvolgimento dei piccoli); Artemio coinvolgerà invece i bambini nella cura del giardino e nella realizzazione di un piccolo orto.

I volontari sono stati scelti a partire dall’albo del volontario istituito in Comune nel maggio 2013. «E’ diviso per temi – spiega Laura Gorni del Comune -, si va da chi si candida per le manutenzioni a chi per il sociale. Questa è la prima iniziativa che mettiamo in campo e ci ha aiutati a far crescere anche il numero degli iscritti. Per tutti c’è un corso di formazione e viene stipulata un’assicurazione».

Fra chi ha aderito – ovviamente a titolo gratuito, mentre i materiali dei laboratori sono messi a disposizione dal Comune – ci sono Matteo Galanti e Domenico Antonio Rasulo che daranno una mano sul fronte delle piccole manutenzione: «sono cose minime e semplici, ma lasciate così creano solo disagio». Patrizia Lo Carmine è una mamma con figli iscritti al nido. «L’iniziativa è bella soprattutto dal punto di vista sociale: è un’occasione per conoscersi». Anna Bardarè a questa scuola è rimasta legata dai tempi in cui il figlio lo ha frequentato per un anno: «gli hanno insegnato tanto e mi fa piacere poterli aiutare». Rudi Bressa è invece coinvolto nel progetto dell’orto. «Per i più piccoli è un gioco, ma si tratta anche di un modo per far conoscere il cibo. E’ un percorso educativo interessante in questo periodo in cui gli orti sociali e iniziative simili si stanno diffondendo».

Valeria Vercelloni
valeria.vercelloni@varesenews.it
Pubblicato il 27 Aprile 2015
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