Franco Tosi, riparte la trattativa al Mise

Parti convocate dal Ministero dello Sviluppo economico per il 7 maggio. Dopo la bocciatura dell'accordo torna al tavolo anche la Presezzi

franco tosi legnano fonderia

Franco Tosi, si torna al tavolo della trattativa ma al Ministero per lo Sviluppo Economico. La convocazione delle parti (sindacati e acquirente) è arrivata nella giornata di oggi dopo essere stata anche sollecitata dalla stessa Fiom Cgil, uscita vincitrice dal referendum sull’accordo per il rilancio della storica azienda metalmeccanica legnanese. La lunga e difficile vertenza della Franco Tosi Meccanica Spa vive in queste ore, dunque, un nuovo e delicatissimo passaggio.

«Con l’intera Amministrazione comunale sto costantemente seguendo con grande attenzione l’evolversi della trattativa. Una presenza volutamente discreta e lontana dai riflettori, ma non per questo meno incisiva. Quanto emerso dall’incontro di giovedì ha contribuito a far uscire dalle secche una situazione che rischiava di avere un epilogo drammatico per il futuro dell’azienda e quindi dei suoi dipendenti. Saluto con soddisfazione il fatto che tutte le parti abbiano accettato di sedersi nuovamente attorno allo stesso tavolo per riprendere una trattativa che in realtà non si era mai interrotta» – ha dichiarato il sindaco di Legnano Alberto Centinaio.

Diversi erano stati gli appelli nei giorni scorsi in questa direzione e la stessa “Bruno Presezzi”, attraverso il suo amministratore unico Alberto Presezzi, ha mostrato segnali di distensione dopo l’iniziale annuncio di un ritiro della proposta di acquisto.

Oggi si è svolto presso la Franco Tosi di Legnano un incontro sindacale convocato dal Commissario Straordinario Lolli per continuare il confronto anche alla luce del recente referendum che ha bocciato l’ipotesi di accordo separata sottoscritta da Fim e Uilm. Durante l’incontro, dopo una fase interlocutoria al tavolo della riunione si è presentato anche Alberto Presezzi. Da parte del Commissario è stato rivolto un invito a tutte le parti oggetto dell’esame congiunto ad esplicitare osservazioni e proposte volte a migliorare, perfezionare chiarire i contenuti dell’accordo separato al fine di trovare una soluzione condivisa da tutti e che possa scongiurare definitivamente qualsiasi ipotesi di fallimento.

«Come Fiom abbiamo dichiarato la nostra disponibilità ad avanzare una serie di proposte, in linea con quanto dichiarato fino ad ora, utili a soddisfare parte delle richieste e delle aspettative dei lavoratori. Inoltre, abbiamo esplicitato a tutte le parti presenti al tavolo, il fatto che nella giornata di ieri come FIOM abbiamo richiesto una convocazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico affinché la trattativa avvenga in una sede senza condizionamenti e nel pieno rispetto delle norme relative ad una procedura di amministrazione straordinaria. Di comune accordo, si è convenuto di richiedere la convocazione presso il MiSE che potrebbe avvenire verso la fine della prossima settimana utile a trovare una soluzione condivisa da tutte le parti».

Anche dalla Fim Cisl è giunto un appello perchè la convocazione al Mise per giovedì 7 maggio alle 14 non sia vana. “Per noi l’accordo è quello raggiunto e da lì bisogna ripartire – afferma Ermanno Cova, segretario regionale Fim Lombardia che sta seguendo la trattativa -. Da parte nostra c’è la massima disponibilità a mettere in campo tutte le azioni che saranno necessarie per scongiurare il fallimento della Tosi e la messa in mobilità di tutti i lavoratori”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Aprile 2015
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