Il giro delle Alpi in ottanta giorni. Di corsa

"Run for a dream" è l'impresa progettata dal varesino Filippo Menotti: da Muggia a Monte Carlo sui sentieri della "Via Alpina" per 2.400 chilometri

Filippo Menotti Run for a Dream

Si chiama “Run for a dream” il sogno nel cassetto – e ormai prossimo a diventare realtà – nato dalla passione del varesino Filippo Menotti, che unisce in un colpo solo l’amore per la corsa e quello per la montagna. Percorrere ben 2400 chilometri tra le vette della Via Alpina, con 150.000 metri di dislivello attraversando ben sei Paesi: Italia, Austria, Liechteinstain, Svizzera, Austria e Principato di Monaco.

«Partirò il 21 giugno da Muggia (Trieste) – spiega Menotti – e cercherò di portare a termine l’impresa tra i 75 e massimo 80 giorni, correndo all’incirca 35 km ogni giorno. Sarà una sfida con me stesso, voglio mettermi alla prova: è infatti la prima volta in assoluto che compio un’impresa del genere».
Al di là del fascino agonistico dell’impresa, c’è anche quello dei territori attraversati: «La Via Alpina crea una serie di itinerari escursionistici tra le montagne, da sentieri più facili a quelli più impedenza. Andare in montagna è sempre un’emozione; in particolare percorrerò il percorso rosso che è quello che va da Muggia a Monaco, tra le Alpi Giulie e Liguri».

Per quanto riguarda la preparazione l’atleta varesino ha puntato su più discipline: «Da ormai un anno l’allenamento è diventato il mio lavoro; prima ero impiegato in un azienda di comunicazione web, ma arriva un momento nella vita in cui senti qualcosa dentro di te e capisci che hai bisogno di nuovi stimoli per alzarti al mattino contento di quello che fai. Ho fatto un lavoro multidisciplinare, dalla bici alla corsa, al trekking in montagna per 10 ore di fila; non posso infatti sapere con certezza cosa mi troverò davanti una volta che starò correndo. Ciò che temo maggiormente è il tempo, che in montagna è sempre imprevedibile».

Non ci sarà nessuno ad accompagnare Menotti in questo viaggio: «Sarò da solo, senza massaggiatori, fisioterapisti o altri tipi di aiutanti. Di sera mi fermerò a mangiare e a riposare nei rifugi che ci sono lungo il percorso e al mattino ripartirò». L’unico sostegno che ci sarà per Filippo sarà l’affetto dei suoi fan e degli sponsor che lo accompagnano in questo viaggio: «Devo ringraziare molte aziende locali che hanno deciso di sostenermi, fornendomi integratori, zaino, vestiti e tutto ciò che mi serve. Tra gli sponsor c’è anche una scuola dell’infanzia (la “Piccola England” di Varese) che ha deciso di appoggiarmi per diffondere insieme a me i valori dello sport sano e della vita in montagna. Sarò comunque sempre contattabile – continua – tramite sia il gps che mi servirà tanto per orientarmi, che per tenere sotto controllo tutte le mie funzioni vitali, sia sul mio smartphone. Ho un accordo con il CAI: testimonierò il passaggio tra le bellezze alpine postando foto e commenti sui social network: ho aperto la pagina “Run for a dream” su Facebook oltre ai profili su Twitter e Instagram. Statemi vicino».

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Pubblicato il 20 Aprile 2015
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