“Il Governo intervenga per risanare il Boesio”

Interrogazione del parlamentare del Movimento 5 stelle Cosimo Petraroli: “Abbiamo l’obbligo morale di riportare il fiume in salute perché tutti possano beneficiarne”

cittiglio varie

L’incanto della Valcuvia in un corso d’acqua di fondovalle da una parte, la condanna a convivere con un corso d’acqua inquinato dall’altra. Come fa il Boesio, torrente che attraversa la valle Smeraldo per buttarsi nel Verbano ad essere classificato come “acque secondarie pregiate” e al contempo raccogliere scarichi civili, industriali e zootecnici?
Se lo chiede il parlamentare del Movimento Cinque Stelle Cosimo Petraroli che chiede al Governo un intervento per risanare il corso d’acqua.

Negli ultimi 30 anni – scrive Petraroli – la pressione antropica, dovute alle molteplici attività dell’uomo, ha fortemente minato l’integrità morfologica e la qualità delle sue acque. Dai dati sulla qualità delle acque registrati nel 1994, si attesta la presenza di un forte impatto dovuto a scarichi civili, industriali e zootecnici classificando in 4a e 3a classe la qualità delle acque. Le acque sono da ritenersi inquinate o molto inquinate, lungo tutto il suo percorso del torrente, da Azzio a Laveno. Va inoltre detto che a causa dell’ex conceria Fraschini, fabbrica oggi diroccata, i torrenti e le acque di falda lungo il corso medio sono stati pesantemente contaminati dal cromo come evidenziato dalle indagini e dalle analisi effettuate nel 2008 da ARPA e Provincia di Varese. Tale situazione può essere paragonata ad un vero e proprio disastro ambientale”.

“Per tali motivi – continua il deputato nella sua interrogazione presentata al Ministero dell’Ambiente – ho chiesto al ministero interrogato se disponga di ulteriori elementi in relazione alla vicenda con riferimento alla salute dei cittadini e ai danni ambientali e soprattutto se non si ravvisi la necessità d’intervento diretto, nell’ambito delle proprie competenze, per ripristinare la situazione ambientale del Boesio”.
“Dobbiamo denunciare ogni abuso, ogni violenza che viene portata all’Ambiente, l’Ambiente appartiene a tutti e deve essere pertanto protetto, salvaguardato, nel caso del torrente Boesio c’è l’obbligo morale di riportalo in salute perché tutti, oggi e domani, possano goderne”.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Aprile 2015
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