La bibita di Madonna arriva in Italia grazie a un varesino

Oltreoceano l'acqua di cocco naturale è notissima: l'eco della passione per questa bibita da parte di Madonna - ma anche Rihanna - è arrivata fin qui. Ora arriva in Italia, grazie a un giovane avvocato

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Oltreoceano è notissima: e gli echi della passione per questa bibita da parte di Madonna – ma anche di Rihanna e di una schiera di celebrità salutiste che si sono “sbilanciate” dicendo che si tratta della loro bevanda preferita –  sono arrivati fin qui.

Ma l’acqua di cocco naturale – attenzione: non il latte di cocco, che è tutt’altra cosa – in Italia è qualcosa di ben più misterioso. E’ patrimonio di gusto più che altro di grandi viaggiatori o turisti del lusso, che la conoscono servita in una forma spesso folcloristica, in ogni caso molto “nature”: le noci di cocco, ancora con la loro buccia verde, bucate in un punto e “attrezzate” con una cannuccia.

Trovarla non è semplice, specie nella versione del tutto naturale non zuccherata: quel che si trova più comunemente, nei negozietti che vendono alimentari da tutto il mondo, è zuccherato e in lattina. A portarla in Italia, in un versione naturale sostenibile ed equa per di più, ci sta pensando, però, un varesino.

«Ho incominciato ad amarla, come spesso capita, quando sono andato in vacanza in Brasile  – spiega Tommaso Cherubino, avvocato specializzato in diritto commerciale, che nel frattempo ha aperto una sede a Como e un sito internet di dominio italiano per diffondere l’alimento –  L’ho trovata innanzitutto gradevolissima e perfetta per dissetarsi al sole. Poi ne ho scoperto le proprietà, e ho visto la sua fama oltre oceano: negli Stati Uniti i manifesti sono pieni di pubblicità di acqua di cocco, e sono moltissimi i testimonial famosi della bevanda. Da qui a pensare di cambiare vita e attività è stato un momento. E non me ne sono affatto pentito».

Da professionista e docente (all’Insubria) Tommaso è diventato così imprenditore a tutto tondo: «Una situazione esaltante e molto complessa insieme, dove però le soddisfazioni sono molto intense» Uno dei primi passi fatti dalla sua azienda, che produce e distribuisce il Kiki Cocco (questo è il nome della bevanda) è stato quello di selezionare aziende che si comportavano in maniera equa con i lavoratori «La bonta della bevanda è importante, ma ancora più importante sapere come sono le condizioni di lavoro, in quelle zone: abbiamo provato a fare impresa con un paese che presenta ancora moltissima povertà, cercando di ridare indietro qualcosa. Anche la scelta del tetrapack (il sistema di confezionamento della bibita, ndr) è stata fatta dopo avere ricevuto garanzia della riforestazione della foresta amazzonica. si chiama Rain Forest Alliance».

Per ora, per acquistare Kiki Cocco il sistema migliore è contattarli on line, dove hanno un sistema di ECommerce. Oppure andare al Twiggy di Varese, o alla bottega biologica di Gaggiolo. «In Italia è in vendita da fine gennaio, è già distribuita un po’ in tutta Italia, ma a Varese sono ancora pochi i punti – spiega Cherubino – speriamo di convincere presto molti concittadini». D’altra parte, l’acqua di cocco di Cherubino sembra fatta apposta per gli inguaribili sportivi della nostra zona: composta per il 95% da acqua e senza ne grassi nè  zuccheri aggiunti, KiKi contiene la bellezza di 188 mg di potassio, Vitamina C ed è ricca di elettroliti: praticamente un Gatorade naturale. Inoltre, è indicata per i vegani, per chi segue diete senza glutine e chi non tollera i latticini: buona insomma per chi fa sport e chi ha esigenza speciali, oltre a chi ama una bevanda buona ma senza zucchero.

Oppure esotica, ma molto “di casa”.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Aprile 2015
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