La cooperante varesina in Nepal: “Qui manca tutto, dobbiamo pensare ai bambini”

Fulvia Clerici, 26 anni, racconta da Kathmandu la tragica esperienza del terremoto che ha causato oltre 2.300 morti

terremoto nepal aprile 2015

“Non ho mai sentito un terremoto così forte, ho pensato stessero bombardando, per fortuna tutto il nostro personale sta bene, adesso pensiamo ai bambini: qui manca tutto!”.

A parlare è Fulvia Clerici, 26 anni, varesina e coordinatrice Ai.Bi. in Nepal: si tratta di Amici dei Bambini una organizzazione non governativa nata nel 1986 e costituita da un movimento di famiglie adottive e affidatarie che realizza attività di animazione, formazione professionale e sostegno psico-sociale per bambini e adolescenti dei centri, ma anche nelle scuole.

Raggiunta al telefono dall’Italia Fulvia racconta quel tempo interminabile delle scosse che hanno devastato il Nepal ieri (25 aprile) e ancora oggi con una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 6.7 alle 9.09 ora italiana.
“La gente gridava e il pavimento – racconta – dondolava come se si fosse sull’acqua”. Per fortuna lei come gli altri 10 operatori in loco di Ai.Bi. stanno bene ma la situazione è drammatica. Hanno dormito per strada ma già stanno dando una mano alle vittime del terremoto.

Si contano, al momento oltre 2 mila morti. Sono circa 6,6 milioni le persone colpite dal sisma secondo le stime ufficiali, purtroppo in continua crescita. E manca tutto: soprattutto i beni di prima necessità.
Ed è stata una notte di paura a Kathmandu per i sopravvissuti.

“Ci sono state diverse scosse di assestamento – continua Fulvia -, una notte orribile. Molte persone hanno dormito con i loro bambini nelle auto o per strada”.

Ai.Bi. è presente in Nepal dal 2006 con interventi che si concentrano nella Valle di Kathmandu dove dove il numero dei bambini a rischio di abbandono e abbandonati è altissimo; la Ong ha avviato immediatamente una raccolta di fondi per aiutare la popolazione.

Mentre Fulvia e gli altri operatori Ai.Bi., sono già in prima linea a portare aiuti e beni di prima necessità per strada e nelle case crollate alla ricerca dei sopravvissuti, Amici dei Bambini lancia l’appello: “Siamo già al lavoro per assistere la popolazione del Nepal a rispondere a questa terribile tragedia, ma serve ‘aiuto di tutti: soprattutto il vostro” .
Ai.Bi. da anni presente nell’area, esprime vicinanza nella preghiera ed è pronta anche in questa occasione a fornire il proprio supporto. Per questo ha avviato immediatamente una raccolta di fondi per aiutare la popolazione

ECCO COME AIUTARE
Per sostenere gli interventi in corso, si possono inviare offerte, indicando come causale “EMERGENZA TERREMOTO NEPAL”,
– Dona on line
– Alle poste Su c.c. postale 3012 intestato ad Amici dei Bambini.
In banca Con bonifico c/o BANCA PROSSIMA SPA su c/c intestato a Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
IBAN IT 77 D 03359 01600 100000122477

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 26 Aprile 2015
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