Malpensa Express, “questo orario danneggia Busto e Saronno”
Alessandro Alfieri, Pd, considera miope la decisione di Regione e Trenord nella riorganizzazione del servizio
«Una decisione che penalizzerà gli utenti di Busto». Il consigliere e segretario regionale del PD Alessandro Alfieri interviene nuovamente sulla vicenda della riorganizzazione del servizio del Malpensa Express. Regione e Trenord hanno rivisto gli orari su due direttrici fondamentali: il servizio regionale sulla tratta Malpensa-Milano Centrale (con diverse fermate intermedie, tra cui Porta Garibaldi) e il servizio diretto aeroportuale, rivolto ai viaggiatori, da Milano Cadorna a Malpensa, con fermate nei nodi d’interscambio (Bovisa e Saronno).
«Regione Lombardia e Trenord, prima di esultare annunciando risultati positivi, dovrebbero fare i conti con la realtà dei fatti». Questa la replica del consigliere e segretario regionale del PD Alessandro Alfieri in merito al caso del Malpensa Express e alla razionalizzazione delle corse ufficializzate con la pubblicazione del nuovo orario estivo in vigore dal prossimo 26 aprile. «Ci sarà un taglio del 64% delle corse – precisa – questa è la risposta di Regione Lombardia alle oltre 8mila firme raccolte dal comitato pendolari di Busto Arsizio che chiedevano il mantenimento del servizio ferroviario con fermata alla stazione di Cadorna».
Il dato del 64%, va precisato, si riferisce alle corse che coprono la tratta Busto-Cadorna, ne sono state aggiunte altre invece sulla relazione per Garibaldi e Cadorna. Regione e Trenord ribadiscono che il nuovo orario garantisce un aumento del numero complessivo dei treni Busto-Milano, ma la riorganizzazione non convince molti pendolari e anche Alfieri «Questa decisione penalizzerà sia gli utenti di Busto, che dal 26 aprile avranno a disposizione un numero treni pari al 4% del servizio, ma anche quelli di Saronno. Varrebbe la pena, infine, fare un ulteriore riflessione sul fatto che la stazione di Cadorna è di proprietà di Ferrovie nord Milano, società controllata da Regione Lombardia. Con lo spostamento di un numero consistente di treni verso le stazioni di Milano Porta Garibaldi e di Milano Centrale – conclude – la Regione potrebbe perdere un ruolo centrale nella gestione di questo servizio».
Non è l’unico fronte caldo in Lombardia, per quanto riguarda i trasporti ferroviari: la riorganizzazione e l’aumento dei treni sulla direttrice Milano-Rho viene contestata dal Movimento 5 Stelle: «Expo doveva rappresentare un volano per il turismo sui nostri territori lombardi. Se si tagliano le corse, come faranno i turisti a raggiungere le nostre mete artistiche e monumentali? » chiede Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S e prima firmataria di un’interrogazione. «Tutto è stato pianificato per il perimetro di Milano, ma questa Giunta leghista ha dimostrato una grave miopia nel non tenere in debito conto tutti i territori lombardi». L’interrogazione chiede di conoscere, prima dell’entrata in vigore dell’orario il prossimo 26 aprile, quali linee saranno interessate dai tagli al servizio (gli orari, in ogni caso, sono già caricati sui motori di ricerca dei siti Trenitalia e Trenord).
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