Raggi cosmici e voli spaziali
Lunedì 27 aprile serata del GAT su un tema curioso quello della pericolosità ad alta quota (montagna, voli aerei e voli spaziali) delle particelle energetiche provenienti dallo spazio profondo
I raggi cosmici (o astro-particelle) sono particelle sub-nucleari (soprattutto protoni ed elettroni) emesse da diverse sorgenti nel cosmo tra cui supernove e buchi neri. L’ impatto di queste astro- particelle contro gli atomi atmosferici (della Terra come di qualunque pianeta circondato da un guscio gassoso) ne provoca la disgregazione con formazione di una pioggia ininterrotta di moltissime altre particelle, una vera doccia radioattiva che si propaga dalla stratosfera fino al suolo.
A livello divulgativo questa radiazione viene di solito etichettata dagli esperti come innocua, forse perché un divulgatore scientifico tende a diffondere la conoscenza senza alimentare inutili preoccupazioni o peggio ancora trasmettere catastrofismo. Ma a livello di scienza vera le cose stanno diversamente.
Da qui l’importante serata voluta dal GAT, Gruppo Astronomico Tradatese, per la serata di Lunedì 27 Aprile 2015, h21, al Cine GRASSI sul tema: IL PERICOLO DEI RAGGI COSMICI NEI VOLI AEREI E SPAZIALI. Relatore sarà Marco ARCANI, un tecnico elettronico ed informatico che stravede per le particelle elementari e che le studia in maniera approfondita da molti anni (suo, tra l’altro uno dei pochi libri sull’argomento scritto in italiano dal titolo ASTROPARTICELLE, viaggio tra i raggi cosmici).
Nella serata di Lunedì 27 verrà esposto in modo approfondito il fenomeno dei raggi cosmici dal punto di vista radioattivo per capire quale sia la realtà dei fatti e quali sono i rischi reali per chi in particolare è esposto a questa radiazione: si tratta in particolare di chi staziona per lunghi periodi in alta montagna, fa frequentemente voli aerei oppure vola nello spazio. Basti dire che il relatore ha fatto direttamente misure durante voli aerei, rendendosi conto che la radiazione riscontrata in quota di crociera (circa 10.000 m) era di un valore 5 volte superiore rispetto a terra, con un numero di particelle energetiche di 25 volte i valori medi registrati al suolo. Per questo motivo negli ultimi anni ha preso coscienza una preoccupazione ben comprensibile tra piloti, equipaggi e anche passeggeri che si trovino a percorrere lunghe tratte, specialmente attraversando i poli magnetici terrestri. Senza contare che per raggiunger il pianeta Marte, obiettivo primario del 21° secolo, gli astronauti dovranno rimanere nello spazio per quasi due anni consecutivi…
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