Al cinema Grassi l’universo primordiale visto dal satellite Planck

Iniziativa organizzata per il 25 maggio al cinema teatro dagli appassionati del Gruppo Astronomico Tradatese

L’universo primordiale visto dal satellite Planck

Lo scorso 5 Febbraio 2015 sono stati finalmente resi pubblici ed affidati alla rivista Astronomy&Astrofisics i risultati definitivi della missione Planck, uno straordinario satellite dell’ ESA che in 30 mesi di lavoro (venne lanciato il 14 Maggio 2009 e lavorò fino al 23 Ottobre 2013) ha studiato nei minimi dettagli il fondo cosmico di microonde (CMB), ossia la prima luce emessa dal Cosmo al momento del Big Bang: si è trattato di un’ indagine che ha cambiato completamente le nostre idee sull’ origine e l’evoluzione dell’ Universo. L’Italia ha dato un grande contributo a questa storica missione grazie al gruppo del prof. Marco Bersanelli, professore ordinario di Astronomia e Astrofisica, direttore della Scuola di Dottorato in Fisica presso l’Università degli Studi di Milano ed uno dei massimi esperti al mondo sul fondo cosmico di microonde (CMB). Lunedì 25 maggio, h21, al CineGRASSI di Tradate, il Prof. Marco BERSANELLI sarà ospite del GAT, Gruppo Astronomico Tradatese, per una attesissima conferenza sul tema: MISSIONE PLANCK: VERSO L’ ALBA DEL TEMPO.

L’ illustre relatore, dopo gli studi in fisica all’Università di Milano ha lavorato presso il LBL, University of California (1986-91) nel gruppo di George Smoot (Nobel per la Fisica nel 2006). Ha partecipato a due spedizioni scientifiche alla base antartica Amundsen-Scott al Polo Sud. E’ fra gli iniziatori (1992) e responsabili scientifici della missione spaziale Planck dell’ESA, per il quale ha creato e gestito il sensore LFI (Low Frequency Instrument), uno dei due strumenti a bordo del satellite, con il quale sono state ottenute informazioni senza precedenti sui misteri dell’ Universo neonato dal Big Bang. Da questi dati si è potuto stabilire che l’ Universo nacque 13,8 miliardi di anni fa e che solo il 5% della materia in esso contenuta è visibile sotto forma di stelle e galassie, essendo il resto per il 27% materia oscura e per il 68% energia oscura.

Dai dati di Planck è stato anche finalmente possibile dare una risposta definitiva ( e sorprendente !) ad un annuncio fatto un anno fa (17 Marzo 2014) da un folto gruppo di scienziati dell’ Università di Harvard che, in base ad un esperimento collocato nella base antartica di Amunsen-Scott da Gennaio a Dicembre 2012 (BICEP-2, Background Imaging of Cosmic Extragalactic Polarisation), affermava di aver scoperto che la CMB (Radiazione Cosmica a Microonde eco del Big Bang) presenta delle distorsioni circolari (polarizzazione in modo B) dovute ad onde gravitazionali. Una scoperta che, se confermata, sarebbe quasi la prova definitiva che l’ Universo nacque veramente da una grande esplosione primordiale.

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 22 Maggio 2015
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