Alla professoressa Ferrari il premio IBM

Nel corso dell'incontro all'Università dell'Insubria con l'azienda IBM, la professoressa è stata insignita del premio per il suo lavoro sui big data in relazione alla privacy

università insubria

Si è parlato di privacy e internet, di social e di computer di nuova generazione durante l’evento “Insubria incontra IBM”,che si è svolta a Varese oggi, giovedì 14 maggio, nell’Aula Magna Granero-Porati .

nel corso dell’incontro è stato consegnato il prestigioso riconoscimento internazionale “IBM Faculty Award 2014” alla professoressa Elena Ferrari, presidente dei corsi di laurea triennale e magistrale in Informatica dell’Università degli Studi dell’Insubria, per i suoi contributi nel campo della sicurezza e della privacy informatica, e in particolare per il progetto “Privacy-preserving Big Data Analytics”.

 L’IBM Faculty Award è un premio altamente competitivo, assegnato annualmente con lo scopo di incentivare la collaborazione tra centri di ricerca universitari di eccellenza di  tutto il mondo e IBM.

 A introdurre i lavori sono intervenuti il magnifico rettore dell’Università degli Studi dell’Insubria, professorAlberto Coen Porisini, e la dottoressa Carla Milani, University Relation manager IBM Italia. La professoressa Ferrari ha poi trattato il tema: “Privacy nell’Era dei Big Data”. Ha chiuso i lavori l’intervento del dottor Marco Monti, consulting & research IBM Europe, dal titolo:“Your cognitive future: Come la prossima generazione di computer cambierà il nostro modo di lavorare e vivere”.

«Questo evento è per noi molto importante perché come corso di Laurea perseguiamo e crediamo nella collaborazione e nel confronto con le realtà aziendali e, da questo punto di vista, IBM rappresenta un leader nel mercato e nella ricerca nel settore ICT – ha spiegato la professoressa Ferrari -. Per quanto riguarda l’Award, la ricerca premiata – svolta all’interno del laboratorio StricSociaLab (http://strict.dista.uninsubria.it/) che io coordino e con la collaborazione del dottor Pietro Colombo del Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate (Dista) – ha lo scopo di estrarre informazioni utili dai cosiddetti BigData, garantendo nel contempo che non venga compromessa la privacy degli utenti a cui questi dati si riferiscono».

 «La collaborazione con le eccellenze accademiche in tutto il mondo è da sempre per IBM di primaria importanza. Ne sono testimonianza gli ingenti investimenti in Ricerca&Sviluppo e gli Award di ricerca che vengono destinati ogni anno ai progetti che nel mondo sono ritenuti più strategici, innovativi e vicini alle necessità delle imprese» ha dichiarato  University Relations Manager IBM Italia. «La sicurezza e la protezione dei dati sono caratteristiche all’attenzione di tutte le aziende e delle Istituzioni pubbliche; gli studi della professoressa Ferrari su queste tematiche sono stati riconosciuti a livello internazionale come particolarmente interessanti e ci auguriamo possano dar vita a una proficua collaborazione con l’Università degli Studi dell’Insubria».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Maggio 2015
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