Il Warpipe Scottish Pub compie 20 anni

Nato nel 1995 ha avuto varie "vocazioni" nell'arco di due decenni: dalla birra al vino, per poi sperimentare le birre artigianali. Unica costante: l'ambiente in legno e la presenza di Roberto e Santina

scottish pub warpipe gallarate

Il Warpipe Scottish Pub di Sciarè di Gallarate compie 20 anni: l’avventura di uno dei locali divenuti ormai punti di riferimento “storici” in città è partita infatti nel maggio del 1995. E a distanza di vent’anni il Warpipe è uno dei (pochi) pub che sono stati primi “apostoli” della cultura della birra di qualità in zona.

«Prima eravamo un barettino di un quartiere» ricorda Roberto Iavagnilio, che da sempre gestisce il locale con la moglie Santina Schiattino (entrambi venivano comunque dal mondo della ristorazione). «Noi siamo arrivati a gennaio 1990, da Bar Cristina è diventato Money Bar» (molti residenti del quartiere Sciarè ricordano ancora «la pasticceria», come era detta prima del 1990). Poi nel 1995 il salto di qualità, con la scelta di puntare al modello del pub. «Gli arredi volevamo farli con la Guinness, ma alla fine anche per ragioni di tempo non ci siamo riusciti. Il locale è stato progettato dagli architetti Stefano Bertoglio e Ciro Bitondo, il lavoro finale è opera del falegname Paolo Gairo di Cardano al Campo».

Il Warpipe a Gallarate è stato – insieme al Donegal, aperto nello stesso anno, sempre in primavera – uno dei locali che ha lanciato anche a Gallarate un ambiente orientato alla birra d’importazione. «Il primo decennio andava di brutto la birra, venivano molto anche da fuori, da Varese, da Busto. C’era un gran giro di lavoratori stranieri dell’Agusta Westland: inglesi, belgi, irlandesi». L’offerta si è anche evoluta, seguendo un po’ alcuni cicli di riscoperta delle bevande: «Dal 2000 siamo passati al vino.
 Poi nel 2002 abbiamo iniziato a sperimentare le birre artigianali: abbiamo introdotto le Baladin, poi dal 2004 anche le birre artigianali locali, con l’Orso Verde di Busto». Nel frattempo, si è aggiunta anche l’offerta di cucina, spesso in abbinamento con la birra. Due invece gli elementi rimasti sempre uguali: l’ambiente in legno e la presenza dei proprietari, affezionati al locale e anche ai clienti, molti dei quali fedeli frequentatori nel tempo.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 22 Maggio 2015
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