Invasione di zecche alla Schiranna? “Non ci risulta”

Un lettore ci segnala di essere rimasto ripetutamente vittima di una zecca mentre era steso al sole. L'Asl assicura di non aver ricevuto segnalazioni particolari

zecca

Allarme zecche alla Schiranna? Un lettore ci ha scritto preoccupato per essere stato punto ripetutamente mentre prendeva il sole sdraiato sul prato. Nonostante gli accorgimenti presi, il signor Mimmo è stato pizzicato due volte e ha pensato di rivolgersi al nostro giornale per lancia l’allarme.

Situazione anomala? « Non c’è alcun allarme particolare – spiegano dall’Azienda sanitaria di Varese – Stiamo comunque inviando proprio in questi giorni la tradizionale informativa ai Comuni in cui raccomandiamo un controllo e misure di contrasto adeguate a tutti gli agenti infestanti. Oltre alle zecche, ci riferiamo a mosche e zanzare tigre».

Si parla, quindi, di disinfestazione nei casi più problematici, anche se, attualmente, non ci sono ulteriori segnalazioni oltre a quella del nostro lettore Mimmo.

Riportiamo parte del testo della locandina redatta dall’Asl riguardo alla zecca:

«Le zecche necessitano di pasti di sangue per il ciclo riproduttivo e per alimentarsi devono rimanere attaccate all’ospite. Durante tale pratica possono trasmettere agenti patogeni di natura virale, batterica, protozoaria, rickettsiale nonché neurotossine. In caso di puntura, è pertanto utile consultare sempre un medico. Poiché l’habitat delle zecche sono i luoghi ricchi di vegetazione erbosa ed arbustosa, nel caso di permanenza in aree verdi conosciute come infestate occorre evitare per quanto possibile il contatto con la vegetazione, indossare indumenti di colore chiaro per rendere evidente la presenza di zecche, con maniche e pantaloni lunghi, calzature chiuse ed alte, ed eventualmente guanti. Inoltre, è utile usare repellenti per le parti scoperte e procedere ad un’accurata ispezione del corpo al rientro. Fra le precauzioni di carattere ambientale, è utile controllare periodicamente gli animali da campagna e domestici trattandoli con presidi antizecche, sanificare le cucce all’aperto e le aree circostanti, curare la pulizia e la manutenzione delle aree verdi. Per le zecche dei piccioni, occorre allontanare gli animali parassitati, impedirne l’accesso ai siti di nidificazione (solai, sottotetti, ecc.) e procedere a disinfestazione professionale»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Maggio 2015
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