Minacce e proiettili contro il vicesindaco

Un 46enne del paese ha gettato in un magazzino comunale una lettera anonima contro Luciano Pezza e vi ha inserito delle cartucce. A casa del fratello deteneva delle armi

Furto in casa sventato dai carabinieri di Cislago (inserita in galleria)

Ancora minacce a un amministratore locale. Questa volta è toccato al vicesindaco di Castelveccana, Luciano Pezza. Ieri mattina alcuni dipendenti comunali hanno rinvenuto, all’interno del cortile del magazzino comunale di via Monte Grappa, una busta, indirizzata a Pezza, contenente una cartuccia calibro 12 e recante una minaccia di morte scritta con inchiostro di colore blu.

Del ritrovamento sono stati subito avvisati i carabinieri della locale stazione e quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Luino, giunti per eseguire eventuali rilievi tecnici. Le indagini, avviate immediatamente con metodologie classiche, hanno subito avuto un esito positivo anche grazie alla visione degli impianti di videosorveglianza della zona, che hanno permesso di estrapolare dei filmati ritraenti, nella serata di lunedì, un uomo intento a lanciare qualcosa proprio all’interno del suddetto cortile.

I carabinieri di Castelveccana hanno  identificato l’autore in un 46 enne del luogo che, rintracciato presso la propria abitazione, è stato condotto in caserma a Luino per gli accertamenti del caso. L’uomo ha subito ammesso le proprie responsabilità .

E’ mistero sul movente delle minacce. Secondo i carabinieri la condotta del 46 enne non sarebbe riconducibile a un atto concreto eseguito nel ruolo istituzionale del vicesindaco di Castelveccana. I militari hanno perquisito l’abitazione del 46 enne. Nella casa i carabinieri hanno sequestrato alcune buste analoghe a quella trovata presso il magazzino, nonché la penna di colore blu, probabilmente utilizzata per scrivere la minaccia.

Sono stati sequestrati due fucili, una pistola, 326 cartucce di vario calibro (alcune di quello simile alla cartuccia trovata nella busta), nonché oltre un chilo di polvere da sparo. Gli accertamenti hanno permesso di appurare che questo piccolo arsenale, seppur regolarmente denunciato e detenuto dal fratello del 46 enne, risultava tuttavia custodito senza adottare le opportune cautele. Il 46enne dovrà rispondere di minaccia aggravata, mentre il fratello di omessa custodia di armi e munizioni.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 27 Maggio 2015
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