Pro Patria e Lumezzane si scontrano anche fuori dal campo

Continua il botta e risposta verbale tra le due società. La società bresciana annuncia querele per le dichiarazioni di Montanari

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Tra Pro Patria e Lumezzane non è solo sfida sul terreno di gioco, ma anche fuori dal campo il clima è caldo.

Ad aprire le danze è stato il presidente bresciano Renzo Cavagna, che appena scoppiato il caso calcio scommesse, non perse tempo nel puntare il dito verso la società bustocca.

Al termine della gara di domenica allo stadio “Saleri”, il mister della Pro Patria Marcello Montanari si è sfogato in sala stampa chiedendo rispetto e affermando che i giocatori rossoblu avrebbero appellato come “venduti” gli avversari bustocchi.

La dichiarazione del tecnico toscano non è evidentemente andata giù alla dirigenza del Lume, che ha espresso con una nota ufficiale il disappunto per le parole di Montanari, annunciando querele.

Questa la nota ufficiale:

Apprendiamo dagli organi di stampa le dichiarazioni del sig. Marcello Montanari – allenatore della Pro Patria dal 31 gennaio 2015. Il Sig. Montanari chiede rispetto “ad avversari e classe arbitrale”. Nel contempo dichiara “pulito e onesto il gruppo di giocatori da oltre tre mesi di duro lavoro”, dimenticando forse che il portiere titolare Vincenzo Melillo è stato incarcerato la scorsa settimana, non tre mesi fa.L’A.C. Lumezzane smentisce categoricamente le dichiarazioni del Sig. Montanari e procederà a querelarlo per calunnia nelle sedi opportune. Nessun nostro tesserato si è mai permesso di assumere alcun atteggiamento irriguardoso nei confronti degli avversari e la nostra buona condotta è certificata dalla totale assenza di richiami da parte dei quattro arbitri e degli ispettori federali e di Lega presenti allo stadio “Saleri”. Invitiamo quindi l’allenatore della Pro Patria, che se intende caricare la sua squadra con questi mezzucci da Prima Repubblica, a lasciar perdere i giocatori del Lumezzane perché a Busto non abboccheremo alle provocazioni ma risponderemo sempre con il sorriso così come abbiamo fatto durante tutta la partita di ieri.Per ciascuna delle 23 stagioni consecutive che la nostra Società ha affrontato tra i professionisti, lasciamo che sia il campo a rispondere. Invitiamo il Sig. Montanari a comportarsi da professionista evitando di architettare questi espedienti che sono al di fuori del calcio per caricare la partita di ritorno ed in tutto rispetto, come è nostro solito, auguriamo a lui e ai suoi giocatori un buon lavoro in vista della partita di ritorno.

Intanto il giudice sportivo non  ha certo utilizzato il fioretto, squalificando per due turni il vice allenatore tigrotto Tino Borneo, mentre saranno ben quattro i turni da scontare per Andrea D’Errico, perché  ha assunto “un atteggiamento reiteratamente irriguardoso nei confronti dell’arbitro, di un assistente e di un addetto federale e per aver pronunciato espressioni blasfeme”. Solo un’ammonizione per il tecnico del Lumezzane Paolo Nicolato, mentre il centrocampista Isnik Alimi, unico espulso sul campo domenica, salterà due gare, non potendo così scendere in campo allo “Speroni”.

Francesco Mazzoleni
francesco.mazzoleni@varesenews.it
Sport e Malnate, passione e territorio per comunicare e raccontare emozioni
Pubblicato il 26 Maggio 2015
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