Salini rilancia: “Noi pronti a concludere l’Arcisate-Stabio entro il 2017”
Dopo il discusso e tormentato rapporto tra l’azienda di Salini, che ha iniziato i lavori di costruzione della linea ferroviaria, ed Rfi il gruppo di costruzione vuole riottenere l’appalto
L’ingegnere Claudio Salini torna alla carica: «siamo pronti a completare l’Arcisate-Stabio con un nuovo progetto». Dopo il discusso e tormentato rapporto tra l’azienda di Salini, che ha iniziato i lavori di costruzione della linea ferroviaria, ed Rfi il gruppo di costruzione vuole riottenere l’appalto.
Il rapporto tra le due azienda si era interrotto bruscamente dopo l’ impasse in cui si era trovata la costruzione dell’opera, più volte interrotta e ripresa fino alla definitiva rescissione del contratto. Il rapporto fra le due aziende, del resto, era arrivato ai minimi termini fino a deteriorarsi irrimediabilmente. Successivamente, la Rete delle ferrovie ha avviato un nuovo bando di gara per riprendere la costruzione. Il primo giro di adesione è andato deserto ma Rfi ha annunciato un nuovo giro di consultazioni.
Ora, però, Salini rilancia: «vogliamo presentare ad Rfi e al ministero una nuova modalità esecutiva che permette ti risparmiare tempi e costi e di avere certezze in merito alla conclusione dei lavori della tratta Ferroviaria a inizio 2017».
“Nel corso degli ultimi mesi di attività – dichiara in una nota Claudio Salini – per lo smobilizzo del cantiere sono state studiate soluzioni tecniche, economiche ed amministrative che permettono di procedere alla realizzazione dei lavori di scavo delle gallerie e di parte degli sbancamenti nelle more della definizione delle autorizzazioni necessarie per l’utilizzo della Cava Femar per la quale ancora oggi il CIPE non ha pubblicato la relativa determina in attesa degli esiti ed il vaglio della Corte dei Conti. Abbiamo preso in mano nuovamente tutto il Progetto, il Cronoprogramma dei lavori e analizzato la possibilità di ottenere delle aree dove poter stoccare provvisoriamente le terre in esubero. Abbiamo, inoltre, riprogrammato alcune lavorazioni per premettere di riutilizzare parte dei materiali in eccesso e avviare da subito i lavori delle gallerie e delle trincee, fornendo certezze per l’ultimazione dei lavori anche in assenza della disponibilità fisica della Cava Femar in corso di formalizzazione”.
L’azienda adesso, secondo quanto annuncia Salini, sarebbe in attesa di incontrare il ministro Del Rio, i vertici di RFI e di Regione Lombardia al fine di illustrare la proposta tecnico-economica che permetterebbe un notevole risparmio rispetto all’importo bandito da RFI. “Abbiamo le maestranze già formate – precisa Salini – i mezzi ed i macchinari, ma soprattutto i Progetti Costruttivi approvati, i contratti aperti con i fornitori e subappaltatori già autorizzati, chiunque solo per mobilizzare quel cantiere necessità dai 4 ai 6 mesi che per noi sarebbero ridotti a non più di 2-4 settimane”.
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In uno stato serio la ditta Salini avrebbe risarcito la comunità x i danni che ha procurato, le istituzioni x non aver mantenuto fede all’appalto e il territorio x la cattiva gestione dello smaltimento delle terre e gestione del materiale di scarto.
Ora fa il figo e rivuole il cantiere.
La dignita’ è confinata sotto le scarpe che porta..ferrovie dello stato piange ,la regione avrà pane cattovomunista e tanti piaceri…!
#delinquenti #zonafranca #massimorovera