Sigarette di contrabbando: tutti i trucchi del macedone

“Solo una stecca, e della grappa”. Così un uomo di origini macedoni ha risposto alle guardie di confine svizzere nei pressi della dogana di Brogeda.

Ma gli agenti, insospettiti, hanno perquisito l’auto: ed ecco la sorpresa: 79 stecche di sigarette nascoste nel cruscotto, nel vano dell’airbag, negli schienali, nella ruota di scorta e in altri spazi del veicolo.

Visto il sospetto di precedenti importazioni illecite di sigarette ed essendo già stato sanzionato per contrabbando di sigarette nel 2014, la Sezione antifrode doganale di Lugano ha avviato un’inchiesta penale doganale nei confronti dell’automobilista. Durante gli accertamenti del caso, l’accusato domiciliato in Macedonia, che effettua saltuariamente trasporti di persone in Svizzera, ha ammesso di aver importato illegalmente, in più di 50 viaggi effettuati negli ultimi tre anni, 800 stecche di sigarette e di averle vendute ad amici e connazionali.

Le sigarette in questione e il veicolo sono stati sequestrati. L’inchiesta è in corso per accertare eventuali altre responsabilità penali. L’uomo rischia una multa ingente e il pagamento dei tributi elusi pari a circa 40 000 franchi.

Tutto è partito dal controllo avvenuto la mattina del 15 marzo 2015: l’uomo era proveniente dalla Serbia ed è stato fermato dalle guardie di confine al valico doganale di Chiasso-Brogeda Autostrada per un controllo.

Dopo la domanda di routine è scattato il controllo di routine ad opera del gruppo “specialisti visite”.