Viene scarcerato ma i suoi soldi non ci sono più
Un cittadino cinese di nazionalità tedesca è stato fermato in dogana e poi rilasciato. Il denaro che aveva con sè però non può essergli restitutito perchè non c'è il personale addetto e lui è bloccato a Varese da due giorni
Spiacevole episodio occorso ad un cittadino cinese di nazionalità tedesca.
Fermato in dogana con l’accusa di istigazione alla corruzione, l’uomo è stato portato in carcere a Varese e poi rilasciato su decisione del Gip.
L’uomo viaggiava su un pullman di turisti cinesi fermato in dogana a Gaggiolo. A bordo, i funzionari delle Fiamme Gialle e dell’Agenzia delle Dogane hanno trovato 29 orologi di varie marche, trovati in possesso di quattro cittadini cinesi transitanti, che non erano stati dichiarati ai militari operanti e all’autorità doganale dopo le consuete procedure di rito, per un valore complessivo di circa 23.000 euro. La merce è stata sequestrata con l’ipotesi di reato di contrabbando. Durante la fase di verbalizzazione il militare della Guardia di Finanza e il funzionario dell’Agenzia delle Dogane, il rappresentante della comitiva estraeva dal proprio portafoglio 2 banconote da 500 euro e le offriva agli operanti accompagnando il gesto con l’affermazione “That’s ok!!”: secondo finanzieri e agenti delle Dogane con evidenti ed inequivocabili atteggiamenti di carattere corruttivo, secondo l’avvocato dell’uomo con l’intento di pagare una multa avendo equivocato le parole dei funzionari presenti in dogana. Il cittadino cinese è stato arrestato per istigazione alla corruzione, ma il Gip ha poi provveduto alla scarcerazione dell’uomo.
È il suo avvocato, Marco Antonini, racconta l’odissea che sta vivendo: «Il mio assistito è stato fermato perchè ha tirato fuori i soldi nel tentativo di pagare dopo essere stato fermato in dogana: credeva di dover pagare una multa, ma è stato fermato dalle forze dell’ordine e portato in carcere – spiega l’avvocato -. Aveva con sè 5200 euro in contanti, regolarmente registrati al momento dell’ingresso in carcere: una volta scarcerato perchè non ritenuto dal giudice responsabile del reato per cui è stato fermato, questi soldi sono “spariti”. Non c’è la persona addetta alla riconsegna e lui si trova bloccato a Varese senza poter andare altrove. Ieri pomeriggio, quando è stato scarcerato, non c’era chi doveva ridargli i soldi. Ci hanno fatto tornare stamattina, ma la persona non c’è nemmeno adesso. Il mio assistito ha anche chiamato il consolato tedesco, è una situazione indegna, incresciosa».
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