Nessun controllo per i viaggiatori che tornano dalle zone a rischio Ebola

Il falso allarme scattato all'ospedale di Varese, fa emergere una falla nel cordone sanitario per arginare il virus Ebola. Sceso in uno scalo non europeo, il paziente non è stato sottoposto ad alcuna procedura di sorveglianza

Ebola apertura spagna

È partito alla volta della Guinea per motivi di lavoro. Ha visitato zone colpite dal virus. È rientrato in Italia senza passare alcun controllo e solo dopo una decina di giorni si è presentato di sua spontanea iniziativa al pronto soccorso dell’ospedale accusando sintomi compatibili con l’infezione da virus Ebola.

A questo punto, in modo sereno, perchè i controlli sono risultati negativi, ci si interroga sulle falle di un sistema sanitario che non è riuscito a intercettare un potenziale malato che, per una decina di giorni, ha condotto una vita regolare nella sua città.

Come mai nessun controllo è stato fatto al suo arrivo in aeroporto? « Purtroppo, l’Italia non ha voli diretti con i paesi esposti all’epidemia da virus Ebola – spiega il primario del reparto di malattie infettive dell’ospedale varesino Paolo Grossi – Negli scali europei i controlli a tutti coloro che rientrano sono automatici. Ci sono, però, altri scali per esempio in Marocco o in Turchia dove queste misure preventive non sono adottate. I rischi, quindi ci sono. Il problema è che ci sono le leggi che invitano, chiunque rientri dai paesi a rischio, a presentarsi nella sede dell’Asl. L’azienda sanitaria, una volta constatato il potenziale e ipotetico rischio, prende in carico la persona con un programma di sorveglianza della durata di quindici giorni, il tempo di incubazione della malattia».

La normativa prevede di rivolgersi al proprio medico curante e  all’ambulatorio di Medicina dei Viaggi dell’Asl  dei Distretti Socio Sanitari di:
Arcisate, via Campi Maggiori, 23 Tel. 0332 – 476219
Azzate, via Acquadro, 6 Tel. 0332 – 277822/823
Busto Arsizio, via Stelvio, 3 Tel. 0331 – 388003
Cittiglio, via Ceretti, 8, Laveno Mombello Tel. 0332 – 625344
Gallarate, viale Leonardo, 1 Tel. 0331 – 709951/952
(Centro autorizzato anche a praticare la profilassi antifebbre gialla con rilascio del certificato internazionale di vaccinazione)
Luino, via Verdi, 6 Tel. 0332 – 542821
Saronno, via Manzoni, 23 Tel. 02 – 9606553 – 9607423 (Centro autorizzato anche a praticare la profilassi antifebbre gialla con rilascio del certificato internazionale di vaccinazione)
Sesto Calende, L.go Cardinale dell’Acqua, 1 Tel. 0331- 965028  (Centro autorizzato anche a praticare la profilassi antifebbre gialla con rilascio del certificato internazionale di vaccinazione)
Somma Lombardo, via Fuser, 1 Tel. 0331 – 258131
Tradate, via Gradisca, 16 Tel. 0331 – 815149/126
Varese, via O. Rossi, 9 Tel. 0332 – 277392 (Centro autorizzato anche a praticare la profilassi antifebbre gialla con rilascio del certificato internazionale di vaccinazione)

L’autodenuncia, quindi, è affidata alla buona volontà del singolo che, magari, ignora l’esistenza di norme e anche la procedura ufficiale. Va ricordato, comunque, che la malattia diventa infettiva solo nel momento in cui si manifestano i sintomi , attraverso il contatto diretto con i fluidi  o di oggetti contaminati dagli stessi

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Pubblicato il 11 Giugno 2015
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