I segreti del Rierùn tornano in vita

Sabato 6 giugno alle 11 alla scuola primaria “G. Pascoli” di Cazzago Brabbia verrà presentato il restauro della barca da pesca storica

Il restauro del Rierùn

Il Rierùn è pronto a rinascere. Sabato 6 giugno alle 11 alla scuola primaria “G. Pascoli” di Cazzago Brabbia, alla presenza di tutti i bambini, gli insegnanti e i loro genitori, verrà presentato il restauro della barca da pesca storica, rimessa a nuovo dai volontari del comune sul lago di Varese. In quest’occasione Betty Colombo racconterà, drammatizzandola, la storia del Rierùn, e il gruppo “Pinocchio”, che ne ha curato il restauro, la affiderà simbolicamente al sindaco del paese affinché la custodisca per le generazioni future.

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L’imbarcazione apparteneva alla Cooperativa dei Pescatori, poi fu ritirata dalla famiglia Stadera tanti anni fa e da allora è stata collocata nel bosco sulle sponde del lago di Varese, a Cazzago Brabbia. È stata “nascosta” per anni, fino a quando, lo scorso maggio 2014, l’amministrazione comunale cazzaghese, insieme alle insegnanti della scuola primaria e agli alunni l’hanno “riscoperta”: è stata una gita al lago, inserita nel progetto “Amica Acqua”, a permettere tutto ciò. I bambini, accompagnati nei luoghi simbolo del paese, tra fiabe e leggende della tradizione, rimasero affascinati dai racconti di quell’antico sistema di pesca chiamato in dialetto “rierùn” e dà lì è nata l’idea di riportare in vita il barcone.

È stato il neo sindaco Emilio Magni, con il consigliere comunale Gianfranco Bianchi, a prendere l’iniziativa: hanno riunito il vecchio gruppo di alunni della scuola di Cazzago Brabbia che negli Anni Cinquanta diede vita alla rappresentazione di Pinocchio, sceneggiata allora dal Professor Luigi Stadera, noto e apprezzato studioso di tradizioni locali (tra gli attori gli stessi Magni e Bianchi, ndr) e hanno portato l’imbarcazione sotto il portico della scuola, al riparo dalle intemperie; il gruppo di lavoro che si è formato, composto oltre che dal nucleo storico anche da giovani volenterosi, ha studiato una t-shirt da mettere in vendita e ha organizzato una serata a base di pesce in carpione per raccogliere fondi.

L’imbarcazione, lunga circa 9.30 metri, era usata per la pesca con il Rierùn (Realone): questo era per il paese un momento irripetibile e significativo, un evento di pesca collettiva che è stato in grado di sopravvivere ad altre tecniche oggi ormai del tutto dimenticate. Il Rierùn era una gran rete a sacco (a Cazzago erano due, perché questo modo di pescare veniva usato solo in coppia) che serviva quasi esclusivamente per la pesca delle tinche, ma che consentiva anche di fare memorabili retate di scardole, come ricorda il pescatore Ernesto Giorgetti nel suo libro “Confesso che ho pescato”. La stagione del Rierùn andava dalla metà di marzo fino a ottobre, con l’esclusione del mese di giugno che coincideva con la frega delle tinche.

Al Rierùn partecipavano più di venti pescatori. Ci si ritrovava di norma al mattino presto, in una zona del lago fissata precedentemente. L’incarico di guidare i due imponenti barconi impiegati (il San Pietro e il San Paolo, quello oggi recuperato) passava a turno da un pescatore all’altro, scartando i più deboli. Su ogni barcone agiva una squadra i cui membri non si mischiavano mai con quelli dell’altra, creando anche una sorta di antagonismo tra i due gruppi. I due barconi procedevano appaiati, a circa un centinaio di metri di distanza, nell’attesa che qualche tinca guizzasse sull’acqua. Una volta avvistata la preda e il relativo branco, i due barconi si avvicinavano ponendosi su due linee parallele. Venivano dunque calate velocemente le reti procedendo circolarmente e nel medesimo senso, facendo attenzione ai forti strappi delle reti che rischiavano di essere letteralmente strappate dalle mani dei pur abili pescatori. Ciascuna delle due parti del Rierùn era lunga circa 150 metri e nel punto centrale l’altezza raggiungeva i 40 metri.

Il risultato del restauro, durato un anno intero, sarà visibile sabato 6 giugno.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Giugno 2015
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