Il Gran Premio di Monza non si salva con le firme

Regione Lombardia ha lanciato una petizione per salvaguardare la gara brianzola ma la sola cosa che conta è trovare i fondi chiesti da Ecclestone. Il resto è demagogia

partenza gran premio di monza

In questi giorni, anche grazie alla visibilità che concede Expo, i vertici di Regione Lombardia stanno spingendo in modo deciso su una questione cara a tutti gli sportivi italiani e agli appassionati di motori: l’importanza di mantenere a Monza il Gran Premio d’Italia di Formula Uno, gara che è da sempre nel calendario iridato e che da quando esiste il mondiale solo in una edizione (1980, Imola) si disputò lontano dallo splendido circuito ricavato nel Parco Reale alle porte di Milano.

La questione, in breve, è la seguente: Monza ha un contratto per organizzare il GP d’Italia che scade dopo la gara dell’anno prossimo; accordo che rispetto a quelli stipulati in seguito dalla FOA prevede un esborso relativamente molto più basso (parliamo comunque di parecchi milioni di euro) da parte degli organizzatori. Il rinnovo quindi si preannuncia molto difficile se sul piatto non verrà messo quanto richiesto da Bernie Ecclestone, l’uomo che – piaccia o meno – decide il calendario della Formula Uno e lo fa prima di tutto proprio in base alle garanzie economiche che gli organizzatori locali possono offrirgli. Ecclestone non fa sconti a nessuno, nemmeno a sé stesso visto che ha cancellato dal panorama della Formula Uno la Turchia, nonostante sia il proprietario del circuito sul quale si gareggiava.

Per questo motivo la levata di scudi della Regione, con in testa il governatore Roberto Maroni, nella forma della raccolta di firme ci sembra la classica mossa di facciata. Ecclestone non ha avuto remore, in passato, a togliere dal calendario Spa-Francorchamps o a escludere la Francia dove i bolidi della massima categoria motoristica non si vedono dal 2008, data dell’ultimo Gran Premio d’Oltralpe. E quest’anno non si correrà in Germania nonostante la Mercedes sia la scuderia più forte e due top driver come Rosberg e Vettel siano tedeschi.

Questo per dire che anche a Monza non verrà fatto alcun favore: per garantire alla Brianza il Gran Premio d’Italia quindi la Regione dovrebbe attivarsi a tutti i livelli nel tentativo di reperire i fondi necessari, magari bussando alla porta di quelle multinazionali che già sponsorizzano i Gran Premi in giro per il mondo. Altrimenti la raccolta firme – tra l’altro 1850 in tre giorni a Expo non ci paiono un gran successo, per una competizione del genere… – rischia di rimanere un’inutile illusione, tanto più che a Imola ci siano già sponsor e istituzioni in grado di garantire l’organizzazione della gara tricolore.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Giugno 2015
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