Per Varese c’è Arrigoni, ma spunta il “nodo Giofrè”

Pare ormai in dirittura di arrivo la telenovela per il nuovo direttore sportivo di Pallacanestro Varese, e di conseguenza, anche quella che riguarda il prossimo allenatore biancorosso. Dopo un mese abbondante di trattative su vari fronti, sembra ormai in dirittura di arrivo l’investitura per l’esperto Bruno Arrigoni (ricordate la nostra prima ipotesi? Datata 20 febbraio: QUI) da tempo in uscita dalla Virtus Bologna. Con il dirigente milanese l’allenatore scelto è Paolo Moretti, ex guardia di alto livello che si è fatto – molto bene – le ossa in Serie A in quel di Pistoia.

A quanto pare siamo ai dettagli per entrambe le operazioni, e del resto pochi giorni fa il presidente Stefano Coppa aveva confidato la possibilità di concludere gli accordi per coach e direttore sportivo più o meno in contemporanea. Il tempo è maturo, e i due nomi sono senz’altro di profilo alto: Arrigoni a 70 anni non ha la minima voglia di smettere e resta uno dei più esperti e competenti professionisti in questo campo. Moretti è relativamente giovane (è del 1970), ha ormai esperienza in Serie A dopo aver vinto la A2, è stato premiato come miglior allenatore del campionato nel 2014 (playoff da neopromossa con la Tesi Group, eliminata solo alla “bella” da Milano) ed è in cerca di un ulteriore salto verso l’alto. In più è il papà di Davide, giovanissimo talento del basket azzurro che il prossimo anno giocherà a Treviso in prestito e che ha appena vinto da protagonista il tricolore under 17. Insomma, in futuro potrebbe passare di qui, alla corte del genitore.

Tutto bene quindi in casa Varese? No, perché nel frattempo la società dovrà risolvere un nodo non da poco, quello legato a Simone Giofré. Il giovane dirigente brianzolo ha tutt’ora un contratto da direttore sportivo che scade tra dodici mesi; la società ha apertamente detto che Giofré non rientra più nei piani tecnici, ma fino a questo momento non ha risolto l’accordo in vigore. Sulla questione è intervenuto lo stesso Giofré con una nota breve ma netta, nella quale smentisce di essere vicino alla firma con altri club.

«Le recenti notizie che riportano miei presunti contatti con altre società sono del tutto infondate.
Il mio rapporto contrattuale con Pallacanestro Varese scadrà nel giugno 2016, benché il club abbia manifestato ripetutamente nelle ultime settimane l’intenzione unilaterale di risolverlo anticipatamente».

Insomma, c’è il rischio che Varese debba – del resto è scritto nero su bianco – rispettare gli accordi economici presi con Giofré e quindi spendere una fetta del proprio budget per un dirigente che non farà parte dello staff. Una situazione a cui bisognava, a nostro avviso, porre rimedio per tempo prima di correre questo rischio. Tempo che non è mancato agli uffici di piazza Montegrappa, visto che la ricerca del nuovo asse direttore-allenatore si sta trascinando da un mese e mezzo.

ROBINSON CAMPIONE DI GERMANIA – Dawan Robinson, play e capitano della Openjobmetis nella prima metà dell’ultima stagione, si è preso la propria rivincita dopo il “taglio” di Varese. L’americano ha infatti vinto il titolo tedesco con il Bamberg, in una squadra decisamente “italiana”: il gm è Daniele Baiesi, l’allenatore è Andrea Trinchieri mentre in campo ci sono parecchi ex della Serie A. Tra essi anche Brad Wanamaker, passato qualche estate fa a Varese (non ha mai giocato gare ufficiali con la Cimberio), votato MVP della Bundesliga. Di Bamberg ci eravamo occupati nei mesi scorsi, quando intervistammo proprio Baiesi (CLICCA QUI) e, grazie a Gianmaria Vacirca, raccontammo come il campionato tedesco abbia superato per importanza quello nostrano (CLICCA QUI).