Piccolomo non drogò la moglie

Non emergono novità rilevanti dalle perizie sui campioni organici prelevati dai carabinieri dopo la morte per un incidente di Marisa Maldera

marisa maldera

Nessuna traccia di droghe, alcol o sedativi nei vetrini che custodiscono i campioni biologici di Marisa Maldera, la donna di 49 anni, sposata con Giuseppe Piccolomo, che la notte del 20 febbraio 2003 morì carbonizzata dopo un incidente stradale con il marito.

Piccolomo, già condannato all’ergastolo in via definitiva per il delitto delle mani mozzate, fu condannato anche per omicidio colposo a seguito di quell’incidente. la procura di Varese, su richiesta del gip, ha riaperto una nuova inchiesta ma non sembra emergere nulla.

Piccolomo è anche indagato dalla procura generale di Milano per la morte di Lidia Macchi, giovane 19enne di Cl uccisa con 29 coltellate a Cittiglio nel 1987, ma, suggestioni a parte, non pare essere emersa finora alcuna prova davvero importante contro di lui.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 04 Giugno 2015
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