Pro Patria, giorni decisivi per la sopravvivenza

Forse mercoledì l'incontro tra Vavassori e i 4 imprenditori disposti ad acquisire la società biancoblù ma molto dipenderà dalle reali intenzioni del patron. L'iscrizione alla serie D incombe

pro patria lumezzane

Giorni lunghissimi di silenzio ma un lavorio costante e sottotraccia per arrivare ad un salvataggio in extremis, forse. Sono state settimane calde quelle che si sono susseguite dopo la tremenda sconfitta con il Lumezzane che ha condannato la Pro Patria alla serie D, con la spada di Damocle dell’iscrizione al prossimo campionato, in mancanza della quale si arriverà alla scomparsa di una delle società storiche del calcio italiano.

Il lavoro dell’assessore allo Sport Alberto Armiraglio sembra essere arrivato ad un dunque con almeno 4 imprenditori pronti a sedersi al tavolo con Pietro Vavassori per la cessione delle quote societarie. Domani, mercoledì, pare essere il giorno della verità. Nella serata di lunedì Armiraglio ha sentito l’imprenditore milanese per fissare la data per un primo momento di confronto che, si presume, non sarà l’unico.

Vavassori si troverà di fronte 4 imprenditori del territorio che, tuttavia, non hanno intenzione di spendere cifre da capogiro. Il patron ha fissato una cifra che difficilmente permetterà di chiudere l’accordo al primo incontro e questo gioca a sfavore della Pro Patria che tra il 6 e il 12 luglio dovrà presentare l’iscrizione al campionato di serie D.

Parlare di ottimismo, dunque, è assolutamente fuori luogo ma tutto dipenderà da quali sono le reali intenzioni di Vavassori: se intende salvare la Pro Patria oppure lasciarla morire mandando la barca definitivamente alla deriva. I tifosi attendono il momento della verità con grande ansia, nascosta dalle varie iniziative lanciate dal comitato per il centenario ormai già al lavoro da qualche settimana.

 

L’Informazioneonline ha pubblicato i nomi dei quattro imprenditori: sarebbero Salvo Zangari (per due anni presidente della Pro Sesto), Patrizia Testa (immobiliarista habitué dello Speroni), Lino Petenà (già presidente della Pro Patria ai tempi della fusione con la Gallaratese), Angelo Zaro (imprenditore nel settore alimentare e già presidente della Pro Patria di Vavassori).

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Giugno 2015
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