Sentieri, indicazioni e sito web: il Parco della Valle del Boia si fa bello

Basta fare un giro tra gli splendidi sentieri e le atmosfere suggestive che si snodano lungo l'intera area naturale per capire il perché di tutti questi sforzi di tutela

parco della valle del boia

Il parco della Valle del Boia è stato tirato a lucido per la bella stagione. I comuni di Cavaria con Premezzo, Besnate e Jerago con Orago, ma soprattutto il consorzio del parco guidato da Nicola Notarangelo, non si sono fatti trovare impreparati e hanno completato in questi giorni la riqualificazione e sistemazione dei cinque percorsi naturali cercando di rendere l’intera aera naturale più vivibile e fruibile ricollocando e ammorbando anche le segnaletiche e le aree sosta.

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Le novità, coronate dall’implementazione di un sito internet che presenta tutte le peculiarità del parco, sono state presentate dal sindaco di Jerago Giorgio Ginelli, dal sindaco di Besnate Giovanni Corbo e dall’assessore di Cavaria Stefano Bubola, tre istituzioni che proprio sul parco stanno percorrendo il percorso istituzionale necessario al riconoscimento del PLIS Parco della Valle del Boia che permetterà di aumentare e blindare definitivamente le azioni di tutela ambientale che già oggi preservano il sito naturale dall’edificazione.

Basta fare un giro tra gli splendidi sentieri e le atmosfere suggestive che si snodano lungo l’intera area naturale per capire il perché di tutti questi sforzi di tutela, ai quali comunque si aggiunge un’attenzione e un amore particolare da molti cittadini dei tre comuni. Non a caso l’intera area viene mantenuta e impreziosita proprio grazie alle associazione e al lavoro dei tanti volontari che alternativamente se ne prendo cura. Con un obiettivo ancora più ambizioso della semplice manutenzione: «vorremmo che in questo luogo si andasse oltre al puro e semplice godimento domenicale o di intrattenimento – spiega il presidente del parco Nicola Notarangelo -. Ci piacerebbe che il parco diventasse sempre di più un contenitore di messaggi per far conoscere le peculiarità dell’ambiente, della flora e della fauna ai cittadini. U luogo dove poter tornare a conoscere ciò che forse non conosce più bene. per questo ci piace l’idea di creare un laboratorio all’aria aperta, un luogo didattico e descrittivo che possa far riscoprire la ricchezza della biodiversità».

Il parco è un’area naturale che si estende per circa 2 chilometri quadrati tra i tre comuni. Si distingue per una morfologia ondulata dove i boschi e i corsi d’acqua sono interrotti da radure, prati e zone umide mescolandosi in un ecosistema che conserva ancora le caratteristiche necessarie per la sopravvivenza degli esseri viventi che lo popolano da sempre. È una piccola gemma incastonata fra i tre centri urbani che può essere visitata in qualsiasi momento attarverso una fitta rete di sentieri e di cinque percorsi che sono stati completamente ripuliti, segnalati e migliorati.

«Quello che tiene insieme tutto questo è una convenzione degli anni ’90 stipulata fra i nostri tre comuni – spiega il sindaco Giorgio Ginelli -. Il presidente è a rotazione, 2 anni per ogni comune, proprio per far si che ogni comune si prenda in carico la responsabilità di tutelare questa area per poterla consegnare intatta alle generazioni future. Un percorso di sensibilità politica che ci sta portando anche a studiare la possibile realizzazione del Plis che tutelerà ancora con più efficacia l’ambiente». «Del resto c’è una grandissima attenzione e sensibilità dei tre comuni nei confronti della valle del boia che impiegano risorse in termini economici e di impegno, soprattutto grazie alle associazioni che si prendo cura del parco – spiega il sindaco Giovanni Corbo – Questo fa percepire in maniera chiara la sensibilità che si sta sviluppando, persino contro gli episodi di vandalismo che, purtroppo, a volte ci sono stati». «Il parco è soprattutto dei cittadini – conclude l’assessore Stefano Bubola -, a Cavaria con premezzo, ad esempio, si susseguono le associazioni volontarie pronte a dare una mano alla cura del parco e una volta all’anno vi si svolge un’intera giornata per bambini e nonni alla riscoperta di questa preziosa realtà naturale».

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 25 Giugno 2015
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