Si dimettono sette consiglieri: il comune di Cuasso verso il commissariamento

La sindaco Paola Martinelli, eletta solo un anno fa, ha affidato a una nota stampa la sua delusione per chi "mi ha voltato le spalle"

A Cuasso, consiglio comunale in piazza (inserita in galleria)

Sette consiglieri di Cuasso al Monte – i 4 di minoranza più 3 “transfughi” della maggioranza – hanno presentato contestualmente le dimissioni: rendendo necessario lo scioglimento del consiglio comunale e, nei tempi più stretti possibile, il commissariamento del comune della Valceresio, a un solo anno dall’elezione del nuovo sindaco Paola Martinelli.

«In questo anno da Sindaco ho speso la maggior parte delle mie energie, sacrificando a volte i rapporti interpersonali, per cercare di risanare il bilancio comunale, perché senza i conti in ordine non si può realizzare niente – ha dichiarato la sindaco, affidando le sue parole a una nota stampa – Ho denunciato irregolarità e presunti illeciti in parte già rilevati dalla magistratura contabile e questo di certo ha dato fastidio a qualcuno che ha fatto di tutto per mandarmi a casa. Ritornassi indietro farei esattamente le stesse scelte e credo che, nonostante questa sia una sconfitta della democrazia, il nostro Comune abbia bisogno di un Commissario che possa fare chiarezza e pulizia senza condizionamenti politici o esterni e dare un assetto organizzativo adeguato per garantire il regolare funzionamento degli uffici e servizi».

L’unico rammarico, per la sindaco «è quello di aver posto incondizionata fiducia in chi mi ha dato le spalle senza nemmeno fare lo sforzo di trovare motivazioni adeguate, limitandosi a presentare le proprie dimissioni con un atto di copia incolla della lettera di dimissioni di un assessore del Comune di Bagheria. Ringrazio tutti quelli che hanno collaborato con lealtà e spirito di servizio e confido nell’opera della magistratura, dichiarandomi fin da ora disponibile a dare la massima collaborazione al Commissario prefettizio e a lavorare per dare al comune di Cuasso una nuova amministrazione efficiente ed efficace con il solo fine di perseguire il bene della comunità Cuassese».

Immediata la replica dell’ex sindaco di Cuasso, e ora capo dell’opposizione, Massimo Cesaro: «La crisi comunale nasce all’interno della maggioranza che avrebbe dovuto sostenere la signora Martinelli. Tre mesi dopo le elezioni dello scorso anno a maggio, due consiglieri si staccavano dal Gruppo per formare una rappresentanza autonoma in aperta contestazione delle posizioni assunte sin dai primi atti amministrativi dalla Giunta Martinelli. La crisi si consuma poi nei giorni scorsi, quando un assessore rassegna il mandato di nuovo in aperto dissenso con la prima cittadina e, non condividendone più le modalità operative decide di rassegnare anche le dimissioni da consigliere».

IL TESTO INTEGRALE DELLA REPLICA

Riguardo alle irregolarità di Bilancio che sarebbero emerse in questi mesi e commesse dalle precedenti tre amministrazioni comunali  e che voci sempre più insdavano come la vera causa della grave crisi in atto nel piccolo comune della Valceresio Cesaro, che è stato sindaco fino all’anno scorso, replica che «Sono tutte da dimostrare, poiché una richiesta di chiarimento da parte degli organismi di vigilanza contabile non rappresentano una sentenza di condanna ma solo, appunto, la necessità di fornire spiegazioni, come avviene pressoché indistintamente per moltissime amministrazioni locali italiane. La signora ex Sindaco dimentica che dal 2009 al 2014 ha rappresentato l’opposizione in Consiglio comunale: quale attenzione ha riposto nella lettura dei Bilanci comunali se davvero sussistevano irregolarità?».

In serata è intervenuto sulla vicenda anche uno dei tre ex rappresentanti della maggioranza: «Non si è ascoltata la cittadinanza, vagliando soluzioni che aumentano I disagi alla popolazione. Se le entrate che arrivano da Roma sono minori, la gestione sara sempre piu difficile – ha commentato il cosigliere dimissionario Giuseppe Versaci – ma non è continuando ad accusare gli altri che si può scappare dalle proprie colpe di mala gestione. inoltre non si puo creare tensioni col personale dipendente, che è una risorsa importante per la gestione. La strada che si è perseguita ha portato ad una mancanza di fiducia da parte nostra: cosi abbiamo lasciato la maggioranza e creato un gruppo che perseguisse gli scopi iniziali: Questo è stato ed è il gruppo autonomo Cuasso, formato da Giuseppe Versaci e Benedetto Scheps»-

Versaci e Scheps sono due dei tre “transfughi” dalla maggioranza che hanno permesso di far cadere il consiglio comunale: il terzo è Simone Pedoja, ex assessore all’ambiente e protezione civile che si è dimesso prima da assessore e poi da consigliere comunale.

 

 

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Giugno 2015
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