Trenord: “Il servizio ferroviario non può difendersi da solo”

Nei primi cinque mesi del 2015 sono state 44 le aggressioni al personale di Trenord: in 18 casi si è trattato di aggressioni fisiche, in altri 26 di violente minacce verbali

Trenord expo

Due capitreno di Trenord hanno subito ieri sera un’aggressione di indicibile violenza, mentre stavano svolgendo con serietà il loro lavoro. «A nome di tutta Trenord, condanno con fermezza questo gravissimo atto ed esprimo ai nostri colleghi e alle loro famiglie la nostra vicinanza e la nostra solidarietà – ha detto l’amministratore delegato di Trenord, Cinzia Farisè –. La sicurezza di migliaia di Clienti e del nostro personale deve poter contare su requisiti minimi per l’espletamento del servizio, specialmente in alcuni orari. Il servizio ferroviario non può difendersi da solo: occorrono unità di forze e presidio costante delle stazioni più a rischio, per arginare un fenomeno grave e per dare una risposta efficace alla pressante domanda di sicurezza. Questo chiede a gran voce il personale di Trenord. Ho il dovere di rappresentare questo appello corale alle istituzioni e alle forze dell’ordine il cui supporto, in aggiunta agli sforzi straordinari messi in campo dall’azienda negli ultimi mesi, è indispensabile”.  Dall’inizio del 2015 Trenord impiega ogni giorno, sui treni e nelle stazioni, 63 operatori di security, il doppio rispetto al 2014.

Dallo scorso mese di aprile l’azienda ha attivato uno speciale progetto di monitoraggio che ha permesso, grazie alla partecipazione attiva di tutto il personale di bordo, di individuare i treni e i luoghi dove frequentemente si registrano minacce, violenze verbali, presenza di indigenti, atti vandalici, viaggiatori intemperanti, aggressioni al personale ed evasione dei titoli viaggio.
A seguito di ciò è stato approntato un “Progetto Security” che viene rimodulato di settimana in settimana e che per il 2015 richiederà un investimento complessivo pari a circa 5 milioni di euro, in aggiunta agli oltre 8milioni di euro che l’azienda spende per il ripristino delle carrozze vandalizzate.
Nei primi cinque mesi del 2015 sono state 44 le aggressioni al personale di Trenord: in 18 casi si è trattato di aggressioni fisiche, in altri 26 di violente minacce verbali.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Giugno 2015
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    Scritto da ribadiscibadisci

    Complimenti amministratore delegato di trenord,
    Come al solito anziché pensare a come risolvere i reali problemi che poi portano all’esasperazione i viaggiatori, si cerca di incolpare questi ultimi.
    Se questo servizio trattasse con rispetto e dignità i suoi viaggiatori probabilmente i viaggiatori ricambierebbero nei confronti del personale.
    Inoltre sarebbe gradito sapere da quali fonti ha determinato che il capotreno stava facendo con serietà il proprio lavoro. Nella mia giornaliera esperienza da pendolare, durante i giornalieri ritardi di mezz’ora su una tratta di poco più di un’ora, trovo molto raramente un capotreno che si degna di informare i viaggiatori sulla situazione.

    1. Avatar
      Scritto da viaggiatrice

      @ribadiscibadisci

      Vergognati di quello che scrivi. I capitreno, i macchinisti e tornellisti fanno il loro lavoro senza avere sicurezza alcuna. Sono soli allo sbaraglio di tutti i criminali che ci sono in giro e che bazzicano nelle stazioni, perchè è noto a tutti che nelle stazioni circola molta feccia. Anzichè rubare i soldi, i vertici delle ferrovie dovrebbero tutelare i propri dipendenti. Il personale deve fare il suo lavoro ma lo deve svolgere in perfetta sicurezza non rischiando la vita.
      Anzichè pensa re se il capotreno fa il suo lavoro pensa ai dirigenti che rubano e quelli sono anche soldi tuoi…perchè pubblici.
      Speriamo che la Si.ra Farisè tuteli i suoi dipendenti e non pensi solo all’immagine di Trenord.

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    Scritto da Felice

    @ ribadiscibadisci

    Nessuna negligenza può giustificare che tale feccia umana impugni un macete e lo scagli contro un capotreno.
    Si vergogni per quello che dice anche perché molto probabilmente quel capotreno il suo lavoro lo stava facendo veramente, ovverosia controllava i biglietti.

    Forse sarebbe il caso di mettere dei tornelli invalicabili in ogni stazione così la feccia non avrebbe modo di salire sui treni.

    In ogni caso la polizia ferroviaria mi sembra un buon inizio.

  3. Avatar
    Scritto da viaggiatrice

    L’A.D Sig.ra Farisè..ha come obiettivo la puntualità e l’immagine dell’azienda…..giusto….ma come obiettivo prioritario la sicurezza dei suoi dipendenti…..
    E’ facile parlare da dietro una scrivania…..
    Confidiamo in un suo tempestivo intervento per arginare qs grave probema: sicurezza nei posti di lavoro…….non vogliamo morti bianche……
    Preferiamo aspettare 5 min in più un treno….ma non vogliamo piangere i lavoratori Trenord….

  4. Avatar
    Scritto da ribadiscibadisci

    Chiedo scusa per il mio intervento fuori luogo. Avevo commentato questo articolo prima di leggere dell’aggressione con machete.
    Leggendo solo questo articolo non mi ero reso conto della gravità dell’accaduto.
    Chiedo ancora scusa per il mio intervento inopportuno.

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