Giorgio Piccolo nuovo presidente di Comunità Montana

Dopo le dimissioni di Paolo Enrico, nuovo corso dell’ente improntato alla continuità e volto all’apertura alla minoranza. Subito da affrontare due tematiche legate alla viabilità di valle

Cuveglio incontra Israele

Giorgio Piccolo è il nuovo presidente della comunità montana Valli del Verbano. Ieri sera, 2 luglio si è tenuta l’assemblea dei sindaci, dopo le dimissioni di Paolo Enrico, nominato circa un anno fa.

Giorgio Piccolo, sindaco di Cuveglio ha ricevuto il voto favorevole di 18 consiglieri, 10 sono stati i contrari 3 gli astenuti. E’ un nuovo corso legato tuttavia alla continuità con l’amministrazione Enrico, sebbene siano stati effettuati dei cambiamenti a livello di giunta esecutiva, il governo dell’Ente.

Nuovi assessori sono Simona Ronchi (consigliere comunale del comune di Luino) e Valerio Peruggia, sindaco di Dumenza. Nuovo presidente dell’assemblea è il vice sindaco di Cittiglio Giuseppe Galliani che prende il posto di Alberto Rossi sindaco di Mesenzana.

Venendo ai contenuti, il programma di Piccolo è improntato su un’ampia partecipazione e per il territorio, volto ad un’attenzione particolare al periodo di crisi che stanno attraversando molte delle piccole amministrazioni che compongono la platea dell’ente. La Comunità Montana deve essere vissuta come tavolo di soluzioni ai problemi di tutti i comuni, è il senso della sua linea contenuta nel documento votato: “Comunità Montana si configura come unione di comuni per questo motivo e per la sua vocazione deve essere un Ente che faccia della sussidiarietà il suo punto qualificante  nei rapporti con i comuni“.

Gli altri temi trattati: la salvaguardia del territorio e delle sue potenzialità con un occhio di riguardo allo sviluppo sostenibile: in quest’ottica si è parlato di “un progetto pilota che abbia la funzione di guida negli interventi per lo sfruttamento sostenibile dei boschi”, la protezione dell’agricoltura e delle altre attività economiche legate al territorio; l’azione di controllo attiva con la rete di protezione civile.

Un particolare focus è stato riservato, nel programma di insediamento di Giorgio Piccolo, alle tematiche legate alla viabilità, con due importanti questioni sul tavolo: “Ci si attiverà sulla strada Ferrera-Cunardo per eliminare la strettoia a nord dell’abitato e per migliorare la viabilità nell’attraversamento del paese. Mentre a Cuveglio si opererà con il fine di evitare le lunghe code sulla statale, che comportano anche grave inquinamento acustico e dell’aria, riprendendo e promuovendo il progetto inerente alla realizzazione del passante sud”, si legge ancora nel documento.

«Non voglio il muro contro muro – ha concluso Piccolo – il metodo di lavoro prevede fin da subito l’istituzione di commissioni di ampio respiro mediante la condivisione partecipativa la più ampia possibile».

Un pizzico di rammarico da parte del gruppo di minoranza si legge nelle dichiarazioni di Fabio Passera, il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca a guida del gruppo di minoranza: «Tanti auguri al presidente e buon lavoro a lui e alla sua squadra. Dico solo: peccato, per due motivi. Il primo: era davvero un’occasione imperdibile per fare un accordo unitario con tutte le componenti e invece ancora una volta invece di lavorare per qualcosa è prevalsa la paura di qualcuno. Il secondo: mi rammarico di una questione quasi personale: il mio comune rappresenta l’unica realtà innovativa degli ultimi anni, il secondo comune per estensione della provincia di Varese. E l’Ente Montano cosa fa? Ci lascia in un angolo: mi pare una contraddizione in termini. Ma la politica è anche l’arte dell’attesa: ci sono cose che accadono in un minuto dopo che non sono successe per anni».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Luglio 2015
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