Il premio Dell’Acqua a Francesca Romana Grati

Di ritorno da una serie di viaggi che l'avevano tenuta lontana da Busto la biologa, premiata nel giorno della Festa di San Giovanni, ha incontrato il sindaco Farioli per ringraziarlo del riconoscimento

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Rientrata in città dopo una serie di impegni all’estero, tra cui il convegno che le ha impedito di partecipare alla Giornata del Ringraziamento, ieri mattina Francesca Romana Grati ha incontrato il sindaco Farioli per ringraziare l’Amministrazione che, proprio in occasione della patronale, le aveva attribuito il premio “Enrico dell’Acqua – difendere e garantire il futuro”.

Un premio, istituito quest’anno, come ha scritto il sindaco Farioli “nel segno della continuità e della fedeltà di un popolo in cammino che con fiducia e speranza coltiva la tradizione e pone le basi di un futuro, e con il significativo scopo di tributare, insieme con l’encomio, un simbolico segno di fiducia nei più giovani. Troppo spesso siamo accompagnati, nella sempre più liquida società di oggi, dal luogo comune di una generazione senza opportunità, destinata a stare peggio della precedente, ad avere meno possibilità di realizzazione professionale ed umana, costretta a espatriare per inseguire i propri sogni. Fiducia e carità, amore e passione non possono alimentarsi senza speranza. E la speranza non può essere che testimoniata da concreti e significativi esempi. Da imitare, da cui farsi coinvolgere, da cui trarre alimento quotidiano.

Così, insieme con attive politiche nel mondo della scuola, della formazione, dell’educazione, oltre che con significative iniziative fiscali e burocratiche, si può concretamente difendere se non garantire il futuro. Ecco perché il premio “Enrico Dell’Acqua – difendere e garantire il futuro”. A chi? A una donna, giovane, bustocca, che, ribaltando e contestando nei fatti i luoghi comuni, pur oggettivamente giustificati in alcuni casi, ha saputo conciliare famiglia e lavoro, studio e ricerca, imponendosi a livello nazionale ed internazionale, rimanendo fortemente ancorata alla nostra amata Busto Arsizio”.

Durante l’incontro, la premiata ha raccontato del suo l’impegno per l’attività di ricerca scientifica nell’ambito della medicina fetale e della diagnosi prenatale e neonatale di patologie genetiche.
Grati è infatti una biologa, genetista medico e clinico di laboratorio certificato a livello europeo. Come si legge nella motivazione del premio è “testimone, simbolo, e fulgido esempio di intelligenza, tenacia e spiccate qualità di ricerca e collaborazione che le consentono di essere unanimemente riconosciuta come riferimento nazionale e mondiale all’interno del fondamentale settore della diagnosi e terapia prenatale. La sua particolare propensione allo studio, alla ricerca, alla collaborazione in team nazionali ed esteri, la sua inclinazione al creare network e, non ultimo, la capacità di conciliare impegni familiari e professionali la illustrano come esempio di fiducia e di speranza nel futuro per tutte le nuove generazioni. E di orgoglio per la sua comunità cittadina”.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Luglio 2015
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