Industria varesina: la ripresa è in corso (ma si cercano conferme)

Nel secondo trimestre 2015 si rafforzano ulteriormente i segnali di ripresa: a dirlo è l'analisi congiunturale dell'unione industriali di Varese per il secondo trimestre 2015

Economia generiche

Nel secondo trimestre 2015 si rafforzano ulteriormente i segnali di ripresa: a dirlo è l’analisi congiunturale dell’unione industriali di Varese per il secondo trimestre 2015.
Rispetto alla scorsa rilevazione è infatti  in aumento il numero di imprese intervistate che dichiarano un miglioramento congiunturale, anche se di entità ancora contenuta, nei livelli produttivi e negli ordinativi. A spingere questa dinamica positiva è soprattutto il recupero degli scambi commerciali verso l’estero, grazie anche alla spinta data dal deprezzamento dell’euro.

«Siamo, comunque, ancora in una fase di passaggio – commenta la nota dell’Unione Industriali –  Ci confrontiamo, infatti, con livelli ancora al di sotto di quelli pre-crisi ed i segnali economici positivi che stanno emergendo devono consolidarsi per poter sostenere la ripresa anche nei prossimi mesi e porla al riparo dalle turbolenze presenti sui mercati esteri».

L’analisi in particolare si sofferma su produzione, ordini, mercato del lavoro, mercati esteri e andamento dei principali settori.

PRODUZIONE
Nel secondo trimestre del 2015 l’andamento della produzione delle imprese varesine intervistate registra un ulteriore miglioramento congiunturale (trimestre su trimestre): il 63% degli intervistati ha segnalato un incremento dei livelli produttivi rispetto alla rilevazione precedente, il 30% non ha rilevato variazioni e il 7% ha dichiarato un peggioramento. Questo è il terzo trimestre consecutivo in cui si rileva un saldo nelle risposte (pari alla differenza tra le segnalazioni di crescita e riduzione nei livelli produttivi) positivo, era dal 2010 che non si registrava una dinamica analoga. Le variazioni segnalate sono ancora di entità moderata ed i confronti sono con livelli produttivi ancora al di sotto di quelli pre-crisi, ma i segnali positivi sul fronte della produzione si stanno via via intensificando nel corso delle ultime rilevazioni tra le imprese del campione. Nel trimestre in esame il saldo nelle risposte non solo è stato positivo (+56), ma in crescita rispetto al precedente (quando era stato rilevato un saldo di +44) e agli ultimi tre mesi del 2014 (prima rilevazione dove avevamo registrato una svolta con un saldo di +41).
Con riferimento alle previsioni per il terzo trimestre 2015 la maggior parte delle imprese mantiene un atteggiamento ancora cauto e conservativo. L’80% delle imprese del campione prevede un mantenimento degli attuali livelli produttivi, mentre il restante 20% si divide allo stesso modo tra coloro che si attendono un ulteriore incremento e coloro che si aspettano un peggioramento. Sono presenti, infatti, ancora dei fattori esogeni di rischio (tra cui la crisi del debito greco e il rallentamento dei mercati asiatici) ed è necessario che i segnali positivi che arrivano dal territorio si consolidino per sostenere la ripresa anche nei prossimi mesi.
Il grado di utilizzo medio degli impianti per le imprese analizzate nel trimestre è pari all’87% in linea con la rilevazione precedente.

ORDINI
La dinamica del portafoglio ordini riflette l’andamento della produzione ed è orientata positivamente. Il 50% delle imprese del campione ha registrato, infatti, un incremento degli ordini (anche di lungo periodo e quindi non necessariamente collegabili al terzo trimestre), il 32% ha mantenuto il loro livello in linea con la scorsa rilevazione, a fronte del 18% che ha visto una riduzione. Qualche segnale di moderato miglioramento arriva anche dagli ordinativi riferiti al mercato interno, ma per il momento si tratta di segnalazioni sparse e riferite solo a particolari comparti.

MERCATO DEL LAVORO
Nel secondo trimestre 2015 sono state autorizzare 3.775.705 ore di cassa integrazione guadagni ordinaria nel comparto industriale, in riduzione del -8,6% rispetto al secondo trimestre del 2014, ma in aumento del +17,5% rispetto ai primi tre mesi dell’anno.
Guardando all’intero periodo gennaio-giugno 2015 sono state complessivamente autorizzate 12.652.573 ore di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria ed in deroga) nel comparto industriale, in riduzione del -25,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel comparto industriale la contrazione delle ore autorizzate si è registrata, anche se con diversa intensità, con riferimento a tutte e tre le tipologie di cassa integrazione: le ore autorizzate di cassa ordinaria nei primi sei mesi dell’anno sono state 6.988.201, in riduzione del -11,9% rispetto allo stesso periodo del 2014; quelle di straordinaria 5.603.770, in calo del -35%; quelle in deroga 60.602, in contrazione del -82,7%.

MERCATI ESTERI
I primi dati provvisori disponibili sul commercio estero varesino sono relativi al primo trimestre 2015 e confermano il recupero degli scambi commerciali in uscita. L’export nel primo trimestre del 2015 ha raggiunto 2.383 milioni di euro, valore in aumento del +2,9% rispetto allo stesso periodo del 2014. Anche le importazioni nello stesso intervallo di tempo hanno registrato una crescita del +1,2%, risultando pari a 1.521 milioni di euro. Queste dinamiche hanno prodotto un saldo commerciale ancora positivo (+862 milioni di euro) ed in aumento rispetto al I trimestre 2014 (+6%). Questi dati, pur essendo provvisori e riferiti a un breve lasso temporale, sono alla base dei primi segnali economici positivi provenienti dal territorio.

Per quanto riguarda i mercati di riferimento, crescono nel primo trimestre del 2015 le esportazioni verso le principali aree avanzate. Verso l’Unione Europea si registra un incremento dell’export del +3,8% rispetto ai primi tre mesi del 2014, con un aumento riscontrato non solo verso i due paesi principali partner commerciali delle imprese varesine (Germania e Francia), ma anche verso alcuni paesi dell’est (quali Polonia, Romania) ed altre economie europee mature (quali Regno Unito, Svezia, Belgio) che offrono potenziali di crescita. Anche verso l’America Settentrionale si registra un miglioramento del +4,9%.

Tra le aree in via di sviluppo si segnalano esportazioni in crescita verso il Medio Oriente (verso cui sono raddoppiati i flussi in uscita) e l’Africa Settentrionale (+6,8%).
Sono, invece, ancora in rallentamento le esportazioni verso i paesi europei non appartenenti all’Unione Europea che soffrono della contrazione degli scambi varesini in uscita verso la Russia (-43,4%), mentre sono in sostenuto aumento quelli verso la Turchia (30,2%) e la Norvegia (+21,8%).

ANDAMENTO DEI PRINCIPALI SETTORI

Settore metalmeccanico: La congiuntura all’interno del settore metalmeccanico segna per il terzo trimestre consecutivo un miglioramento: il 66% delle imprese intervistate ha segnalato un incremento nella produzione rispetto al trimestre precedente, il 25% una stabilizzazione e il 9% un peggioramento. Questi segnali positivi vanno analizzati tenendo comunque presente che la produzione è ancora al di sotto dei livelli pre-crisi e che è necessario un consolidamento per poter sostenere la ripresa anche nei prossimi mesi. Le previsioni per il prossimo trimestre tengono conto di queste valutazioni e sono cautelativamente orientante ad mantenimento della situazione attuale, come dichiarato dal 78% delle imprese metalmeccaniche del campione. La consistenza del portafoglio ordini all’interno del settore è positiva con il 69% delle imprese intervistate con ordini superiori rispetto al trimestre precedente, il 19% stabili e il 12% in contrazione.

Settore moda: La congiuntura all’interno del tessile-abbigliamento mostra un mantenimento dei livelli di produzione e ordinativi rispetto allo scorso trimestre. Nel secondo trimestre del 2015 sotto il profilo produttivo, dopo alcune rilevazioni caratterizzate da un andamento altalenante legato anche alle dinamiche stagionali tipiche del settore, la maggior parte delle imprese intervistate (78%) ha dichiarato livelli in linea con trimestre precedente, a fronte del 14% che ha registrato un peggioramento e dell’8% che ha visto una crescita. Anche le previsioni per il prossimo trimestre sono orientate a un mantenimento dei livelli produttivi attuali come dichiarato dall’82% delle imprese intervistate. L’andamento del portafoglio ordini segue la stessa dinamica: l’86% delle imprese del campione non ha registrato variazioni degli ordinativi, il 10% un loro incremento e il 4% una riduzione.

Settore chimico e farmaceutico: La congiuntura del settore chimico e farmaceutico torna ad essere orientata positivamente. Dal punto di vista produttivo l’87% degli imprenditori intervistati ha registrato una crescita rispetto al trimestre scorso, a fronte del 13% che ha mantenuto gli stessi livelli di produzione. Le previsioni per il prossimo trimestre sono cautelative e conservative: il 65% delle imprese del campione si attende un mantenimento della situazione attuale, mentre il restante 35% teme un peggioramento. Dal punto di vista degli ordinativi il 35% delle imprese intervistate ha dichiarato un loro incremento rispetto al trimestre precedente, a fronte del 65% che non ha registrato particolari variazioni.

Settore gomma e materie plastiche: Sotto il profilo produttivo nel secondo trimestre 2015 si consolida ulteriormente la congiuntura all’interno del settore gomma e materie plastiche come confermato dalla quasi totalità delle imprese del campione, che ha dichiarato una crescita nella produzione rispetto al trimestre precedente. Le aspettative per il prossimo trimestre sono, invece, cautelative e orientate ad un mantenimento dei livelli attuali. L’andamento del portafoglio ordini, infatti, mostra qualche segnale di incertezza, legato soprattutto al mercato interno, che potrebbe rallentare la ripresa: il 76% delle aziende intervistate ha dichiarato ordini in riduzione, a fronte del 21% che ha registrato una loro crescita. Differente l’andamento degli ordinativi esteri che mostrano un profilo stabile, come segnalato dal 66% delle imprese del campione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Luglio 2015
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