Infissi Lucchetta: la garanzia del passaparola
La Falegnameria si trova a Malnate, è stata fondata nel 1932 da nonno Marco ed è associata di Confartigianato Varese dal 1945. Oggi in azienda ci sono i cugini Lorenzo e Mario
Il territorio come comunità: ci si conosce, ci si aiuta, si collabora. Un tempo quando si voleva andare in via Francesco Baracca a Malnate, bastava chiedere della Falegnameria Lucchetta: meglio di un geolocalizzatore. Il nonno Marco la fonda nel 1932 (in azienda, dei 5 figli maschi, ne rimangono due: Luciano e Giuseppe) e da più di vent’anni l’azienda è gestita dai cugini Lorenzo e Mario. Per far funzionare bene un’azienda, ci vogliono due anime: “Io di falegnameria ne capisco ben poco – dice Lorenzo – perché sono diplomato ragioniere e dal 1985, quando sono entrato in azienda, mi sono occupato sempre di quello: gestione clienti, preventivi, misure, ordini del materiale e consegne. Mario è il braccio operativo”. “Ma un po’ di testa ci vuole”, interviene Mario, “perché i nostri papà pesavano 90 chili e spostavano tutto a braccio; oggi siamo mingherlini ma gestiamo i centri di lavoro a controllo numerico”.
Da Belluno a Malnate: è questa la storia dei Lucchetta?
Sì, il nonno aveva anche una segheria in provincia di Belluno. Poi il lavoro in Veneto è diminuito, e si è ritrovato a Malnate nello stesso posto dove siamo ancora oggi.
Lorenzo, lei è un imprenditore in controtendenza: solitamente non ci si appassiona al lavoro sin da piccoli?
Per me non si è trattato di passione ma di opportunità occupazionale. Mio padre Luciano mi ha sempre detto una cosa: “Studia e prenditi un diploma, poi decidi”. E così ho fatto: ho provato, mi è piaciuto e sono ancora qui. A parte questo, spero di rimanere in azienda almeno per dieci anni ancora. Poi ci sarà un’altra decisione da prendere: le figlie, questo lavoro, non lo vogliono fare.
Perché?
Essere imprenditori non è facile: il nonno, il papà e gli zii parlavano poco e lavoravano tanto. Quello che non è mai cambiato, di questa impresa, sono i capannoni e gli orari di lavoro: da mattino a sera per dodici ore filate. Per il resto, dal 1985 abbiamo investito in tecnologia (macchine a controllo numerico e un nuovo impianto di verniciatura) e in strategia: il 90% del nostro lavoro è fatto di infissi in legno, ma possiamo soddisfare anche i clienti che chiedono infissi in PVC e alluminio attraverso accordi di collaborazione con alcune imprese del territorio. Farsi la guerra non serve a niente.
Il legno è ancora richiesto?
Sempre meno, e non perché sia costoso: la differenza con il PVC e l’alluminio è minima. Oggi la gente non ha il tempo di fare manutenzione agli infissi, così preferisce altri materiali. Oggi si usa il legno lamellare pronto all’uso: i tronchi da tagliare, stagionare ed essiccare sono quasi un ricordo. Il legno lamellare è fatto di tre strati incollati insieme di abete, pino, larice, mogano o rovere a seconda della preferenza.
Il vostro mercato?
Solitamente non andiamo oltre Milano, però a volte accade di lavorare in Valle d’Aosta, in Liguria, in Piemonte. Anche per grossi nomi dell’industria e dello spettacolo.
Come si arriva ad un nuovo cliente?
Il passaparola funziona meglio di un cartellone pubblicitario.
Lavoro su richiesta del cliente: cosa si fa alla Falegnameria Lucchetta?
Questo è l’imperativo dell’artigiano: i due tipi di finestre che proponiamo (sagomatura barocca e moderna) possono essere sottoposte ad un’infinità di variazioni. E tutto è secondo norme: dalla marcatura CE alla certificazione di trasmittanza termica. Per noi ogni cliente è unico: oggi il mobile su misura lo sanno fare tutti, ma il valore aggiunto è la personalizzazione. Alla Falegnameria Lucchetta non si fanno le serie.
È questo che piace?
Piace, ma tutti risparmiano. Fino a 3 anni fa il nostro fatturato era fatto per un 50% da imprese e per l’altro 50% da privati. Oggi le imprese, causa la crisi dell’edilizia, sono quasi del tutto scomparse e i cittadini, invece, si muovono sulla spinta delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico. Per stare sul mercato, ci si deve specializzare.
E i giovani?
La nostra falegnameria è sempre stata una “formatrice”, e proprio pochi mesi fa abbiamo avuto alcuni ragazzi in stage dalle scuole per falegnami di Luino e Como. Sono interessati e il lavoro gli piace, ma qui alla Lucchetta gli diciamo che per essere un vero artigiano ci vogliono due cose: la voglia di imparare ogni giorno e di non aver paura della fatica.
Lei si sente falegname?
Falegname no, ma imprenditore sì: curare l’aspetto commerciale di un prodotto è tanto importante quanto la scelta del legno.
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Lucchetta Falegnameria
Via Francesco Baracca 5 – Malnate (VA)
Tel. 0332 425180
Fax 0332 425180
Mail: falegnamerialucchetta@cheapnet.it
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